Muore a 15 anni sotto al treno, lettera straziante del papà: «Sei una figlia perfetta e bellissima» | VIDEO

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Muore a 15 anni sotto al treno, lettera straziante del papà: «Sei una figlia perfetta e bellissima» | VIDEO

Lunedì pomeriggio, alle ore 17, si sono svolti i funerali di Mariafrancesca Inverso, la 15enne tragicamente scomparsa alla stazione di Fuscaldo, in provincia di Cosenza, in Calabria. Mariafrancesca era originaria di Piano Vetrale, piccola frazione di Orria, nel Cilento. E’ stata travolta da un Frecciabianca di passaggio mentre attraversava i binari insieme ad un amico e ad un’amica. La ricostruzione dell’incidente non è ancora chiarissima. Alcuni giornali hanno affermato che Mariafrancesca era al cellulare con le cuffiette alle orecchie. Il papà smentisce questa tesi in una commovente lettera letta nella chiesa del Rosario a San Lucido, proprio durante lo svolgimento del rito funebre. Una folla in lacrime lo ha applaudito e ha sorriso, proprio come faceva sempre Mariafrancesca. Una ragazza «gioiosa e solare», dice chi la conosceva.

 «Maria sei stata una grande e anche il tuo gruppo preferito i The Kolors ti hanno fatto le condoglianze su tutti i social». Inizia così la lettera di Giorgio, papà di Mary, così la chiamavano gli amici e la famiglia. «Vorrei ringraziare tutte le comunità di San Lucido e Piano Vetrale – continua commosso l’uomo -. Maria, papà non è bravo a scrivere e lo sai. Se c’è qualche errore, qualcosa, fammelo passare, non fare sempre a modo tuo eh. “Buongiorno papy, amore mio” mi scrivevi tutte le mattine su Whatsapp, e io rispondevo “Buongiorno principessa amore di papà”. Ora sono due giorni che ti scrivo ma non ho risposte». Questo è stato uno dei passaggi più commoventi e strazianti, ma poi Nicola ha continuato descrivendo gli attimi di quella maledetta giornata.

 «Due sere fa hai chiesto alla mamma di uscire – spiega – e la mamma, come sempre, ti ha accompagnata perché sapevamo che eri responsabile e giudiziosa. Ma il fato, un tragico evento, e non come hanno scritto dei giornalisti scellerati che papà denuncerà sicuramente, ti ha portato via. Noi due lo sappiamo benissimo che il cellulare, un iPhone6, era nella tua borsa infatti integro e che le tue auricolari sono, ancora oggi, sulla tua scrivania a casa. Non tutto ciò che è stato scritto». 

«Ti aspettava un cattivo treno – afferma il genitore – che attraversava a forte velocità la stazione portandoti via mentre io e zio Totò eravamo intenti a cucinare per un matrimonio. La mamma, una grande donna, mi ha telefonato dicendomi “Prendi la macchina e scendi subito, Maria ha avuto un incidente ed è gravissima”. Io l’ho saputo dopo, su internet, ho trovato la notizia dell’incidente perché mio fratello non me lo diceva. Lui mi diceva “Stai tranquillo, sta bene”». Ma così non era. Mariafrancesca era appena stata schiacciata da quel convoglio che l’ha risucchiata mentre attraversava i binari. 

«Chi è Mariafrancesca? – Si domanda retoricamente Giorgio – Era ed è la figlia perfetta, bella e tutti lo sapevano» risponde. Poi continua: «Maria sei bellissima, intelligente perché hai finito il quinto ginnasio con ottimi voti. Altruista, perché sempre disponibile ad aiutare il prossimo. Ma ora, io ti chiedo da lassù, insieme a nonno, di aiutare me, mamma e Giuseppe ad andare avanti». Poi il saluto: «Grazie Maria per i 15 anni di felicità che ci hai donato e ancora di più grazie per il dolore che ci ridoni, perché lo meriti. Perché noi accettiamo tutto quello che tu ci mandi. Mamma e papà ti salutano a modo tuo e chiedono a tutti i qui presenti di fare un bellissimo sorriso e un forte applauso. Grazie Mariafrancesca».

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