Nanni Marsicano: «No a proposte dell’ultimo minuto: il turismo in Cilento va programmato da ora»

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Nanni Marsicano: «No a proposte dell’ultimo minuto: il turismo in Cilento va programmato da ora»

La stagione estiva è conclusa da qualche settimana e gli operatori turistici tirano le somme. Anche quest’anno i problemi alla viabilità hanno in parte inciso sui flussi di vacanzieri che hanno invaso le coste cilentane. Tra chi si sta facendo due conti in tasca c’è anche Nanni Marsicano, operatore turistico e consigliere comunale del comune di Pisciotta, oltre che vice presidente del Consorzio aeroporto di Salerno che spiega: «Bisogna pensare alla stagione estiva già da ora e pensare ed una stagione che inizia a pasqua e finisce almeno alla fine di settembre».

La Viabilità. «Volevo far presente un’esigenza fondamentale perché è inutile che si parla dei problemi soltanto durante il periodo estivo. Bisogna fare un discorso di programmazione già da ora per la stagione turistica è inutile che durante l’estate facciamo interventi che non fanno altro che allarmare e danneggiare i flussi turistici – spiega Marsicano -. Affrontare i problemi di inquinamento e viabilità a luglio ed agosto significa arrecare un danno enorme al turismo mentre invece di questi problemi bisogna parlare ora per essere pronti per la stagione prossima». «Per quanto riguarda la viabilità mi rendo conto che i problemi legati sia alla cilentana che alla pisciottana richiedono una soluzione difficile e lunga però una delle soluzioni immediate che si potrebbe mettere in atto è il ripristino del palinuro express da giugno a settembre, com’era una volta – Marsicano passa ad illustrare la prima proposta -. Quel treno era finanziato dalla regione che ora potrebbe ripristinarlo, questo darebbe una grossa mano a tutte le comunità e le attività turistiche».

Il Palinuro Express, dal 2001 al 2005 ha portato gratis, da Milano al Cilento, i vacanzieri che avevano prenotato almeno una settimana in struttura alberghiera del Salernitano. Marsicano è dell’idea che va ripristinato, proponendo il biglietto gratuito, finanziato da enti e regione, in modo tale da spingere sempre più turisti a prendere parte alla corsa che li condurrà nel Cilento. «Il Palinuro express era un treno che partiva da Torino ed arrivava fino alla stazione di Pisciotta, si potrebbe anche pensare farlo arrivare fino a Sapri coprendo anche il golfo di Policastro – continua nella spiegazione delle sue idee Marsicano -. Un treno turistico, organizzato seriamente, con un servizio di assistenza per i clienti a bordo sarebbe decisivo anche un treno che giunga qui anche settimanalmente. Un treno turistico per il Cilento sarebbe un grosso aiuto e porrebbe rimedio anche ai problemi della viabilità su gomma».

I depuratori. Il consigliere tocca poi un tasto dolente. «Un altro problema molto importante è il problema della gestione dei depuratori che sono affidati, dalle amministrazioni comunali, alla Consac. – dice Marsicano – I depuratori chiaramente funzionano ma sono dimensionati per un certo numero di utenti, bisognerebbe potenziarli questi depuratori per evitare quei fenomeni che si verificano durante l’estate. L’inquinamento da fognatura hanno un inquinamento di carattere biologico ma non hanno un inquinamento di carattere visivo come quello che si è verificato in estate». «Gli episodi estivi derivano dal fatto che vengono immessi nei depuratori comunali tutte quante le attività di ristorazione, quelli che si vedono galleggiare altro non sono che i detergenti ed i grassi. Se non si fa un trattamento preventivo, cioè prima di immettere nell’impianto di depurazione tutti quanti i grassi, l’impianto non li elimina e li sversa a mare» secondo Marsicano gli impianti andrebbero potenziati aggiungendo delle vasche per la scassatura in modo tale da evitare episodi come quelli di Ascea.

Le scuole. Tra le proposte di Marsicano anche quella di protrarre la chiusura delle scuole. «Siamo una regione turistica e non si possono riaprire le scuole il 14 settembre perché qui siamo ancora in piena estate, per via delle condizioni climatiche, allora non sarebbe meglio chiuderle il 15 giugno e riaprirle il 30 settembre? – si chiede avviandosi a conclusione -. Questo aiuterebbe molto l’economia di tutto il Cilento perché a giugno la gente non va in vacanza, ma parte da luglio in poi e molti approfittano dei prezzi bassi del mese di settembre ma se poi hanno il problema dei figli che devono tornare a scuola il 14 significa perdere 15 giorni di potenziali clienti che non vengono perché le suole aprono troppo presto». 

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