Natale, caos apertura ristoranti: «Avevamo 32 prenotazioni, ora perso soldi e speranze»

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Natale, caos apertura ristoranti: «Avevamo 32 prenotazioni, ora perso soldi e speranze»

di Pasquale Sorrentino

Dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte che l’Italia intera sarebbe diventata zona gialla prima del Natale, il proprietario di un agriturismo di Padula, Luigi Arnone dell’Aia Antica, ha ricevuto diverse prenotazione per il pranzo di domenica. Prenotazioni che sono continuate fino a sabato mattina e fino a raggiungere la quota di 32 persone a pranzo. Non una compagnia unica ma diversi tavoli e congiunti che potevano stare insieme al tavolo.

«Con il mio staff eravamo davvero felici di queste prenotazioni – racconta il proprietario – e già questa mattina abbiamo acquistato i prodotti per organizzare il pranzo». Un pranzo – tiene a sottolineare Arnone – nel pieno rispetto delle normative per i ristoranti di “zone gialle”. Non solo. «Sabato mattina presto mia moglie si è alzata per preparare la pasta fatta in casa». Alle 14 l’ultima prenotazione e poi la doccia fredda dell’annuncio di Vincenzo de Luca, governatore della Regione, «la Campania resta arancione». Con questa decisione l’agriturismo valdianese ha perso le 32 prenotazioni e anche, ovviamente, i soldi per l’acquisto dei prodotti. «Non critico le restrizioni – attacca Arnone – ma la tempistica. Ci fanno credere una cosa e poi cambiano le carte in tavola senza un disegno unico e noi perdiamo soldi e speranza». 

La pasta fatta in casa – per cronaca – verrà donata in beneficenza.

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