Nelle viscere della terra: viaggio tra le meraviglie ipogee del Cilento
| di Marianna Vallone
Nelle viscere della terra, là dove la montagna incontra la leggenda e l’acqua scolpisce la roccia da millenni, si cela un patrimonio sotterraneo di straordinaria bellezza: è il mondo ipogeo del Cilento, con tre grotte — quelle del Bussento a Morigerati, le Grotte di Pertosa-Auletta e le Grotte di Castelcivita — che raccontano storie di pietra, tempo e meraviglia.
Morigerati: il respiro nascosto del Bussento
Il viaggio inizia a Morigerati, piccolo comune a sud del Parco nazionale del Cilento. Qui, tra vallate incontaminate e silenzi ancestrali, si apre l’Oasi WWF del Bussento, un vero e proprio santuario naturalistico. Attraverso un sentiero lastricato, avvolto da vegetazione rigogliosa, si raggiunge la grotta dove il fiume Bussento scompare nel sottosuolo per poi riemergere in un tripudio di cascate e pozze turchesi.
Non è una grotta turistica nel senso classico: niente luci artificiali o passerelle in acciaio. Qui domina la natura, viva, potente. Il rombo dell’acqua sotterranea accompagna il visitatore in un ambiente dove il tempo sembra sospeso. È un’esperienza sensoriale prima ancora che paesaggistica: si cammina ascoltando il battito del cuore della terra.
Pertosa-Auletta: un viaggio tra geologia e mito
Poco più a nord, tra i comuni di Pertosa e Auletta, si apre un altro universo sotterraneo: le Grotte di Pertosa-Auletta, le uniche in Italia (e tra le poche in Europa) a essere attraversate da un fiume navigabile, il Negro. Qui l’avventura inizia su una barca che scivola silenziosa sulle acque scure, tra stalattiti affilate e volte scolpite dall’incessante lavorio dell’acqua.
Ma il fascino delle grotte di Pertosa va oltre la bellezza naturale: questo sito fu abitato sin dalla preistoria e ospita resti di un villaggio palafitticolo risalente all’età del Bronzo. È un luogo dove archeologia e natura convivono in un equilibrio raro, reso ancora più suggestivo da installazioni scenografiche e percorsi multisensoriali.
Castelcivita: la cattedrale della pietra
Ultima tappa del nostro itinerario sotterraneo, ma non certo per fascino, sono le Grotte di Castelcivita, sul versante dei Monti Alburni. Qui la roccia ha dato vita a una delle grotte più estese del Sud Italia, con oltre 5 chilometri di gallerie, sale e cunicoli esplorabili.
Le forme scolpite dal carsismo sembrano uscire da un sogno: colonne, drappeggi, cortine, pareti che sembrano cattedrali gotiche immerse nel buio. L’illuminazione, discreta e suggestiva, guida i visitatori in un viaggio che alterna meraviglia e rispetto, tra concrezioni millenarie e silenzi profondi. Le Grotte di Castelcivita, oltre alla visita turistica classica, offrono anche percorsi speleologici per i più avventurosi, unendo divulgazione scientifica e spirito esplorativo.
Info utili:
- Tutti i siti sono visitabili con guida e prenotazione.
- Le Grotte di Pertosa-Auletta offrono anche eventi teatrali e percorsi didattici.
- L’Oasi WWF di Morigerati è ideale per famiglie e amanti del trekking.
- A Castelcivita è possibile prenotare escursioni speleologiche con guide esperte.
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