Il presidente del consiglio respinge le dimissioni di Nicola Cosentino

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Il presidente del consiglio respinge le dimissioni di Nicola Cosentino

(Ansa): Silvio Berlusconi respinge le dimissioni di Nicola Cosentino, sottosegretario al Tesoro e coordinatore del Pdl in Campania. "Pur apprezzando le nobili motivazioni che hanno indotto  Nicola Cosentino a compiere un gesto volto a far sì che durante la campagna elettorale in Campania non vi possano essere strumentali ragioni di polemica da parte dell’opposizione, nel rinnovargli la mia stima non posso che invitarlo a continuare nel suo lavoro nell’interesse del partito e del Paese, respingendo le sue dimissioni", afferma il presidente del Consiglio.

"Avevamo chiesto mesi fa le dimissioni di Cosentino. Allora la maggioranza le respinse, ora abbiamo chiesto, tramite il capogruppo, che il governo ci spieghi quali novità ci sono e ci spieghi il ripensamento",  aveva chiesto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani.

"Le dimissioni di Cosentino mettono a nudo le tante difficoltà interne al Pdl ma rappresentano anche una comprensibile ribellione ad un metodo autoritario in voga nel partito del pensiero unico berlusconiano in cui uno a Roma decide e gli altri sui territori obbediscono". Così Marco Di Lello coordinatore della segreteria nazionale del Psi. "Si apre ora un’ulteriore opportunità per il centrosinistra per vincere le elezioni regionali in Campania ed anche le provinciali di Caserta. D’altra parte – conclude Di Lello – De Luca con una rimonta straordinaria ha già quasi colmato il vantaggio del centrodestra e le tante contraddizioni interne al Pdl sono certo penalizzeranno pesantemente il partito di Berlusconi".

"Le dimissioni di Cosentino da sottosegretario e coordinatore del Pdl in Campania sono solo la conclusione di una questione di potere interna al Pdl in Campania, se non una mossa elettorale. E comunque sono tardive ed insufficienti. Cosentino è accusato di reati gravissimi e di collusione col clan dei Casalesi. Se vuole davvero dare un segnale positivo e credibile, si dimetta da deputato e corra a farsi processare". Lo afferma il presidente dei deputati dell’Italia dei Valori Massimo Donadi.

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