Circolo Sel di Agropoli scrive al sindaco, chiede la salvaguardia del territorio e della salute

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Circolo Sel di Agropoli scrive al sindaco, chiede la salvaguardia del territorio e della salute

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato diffuso dal Circolo Sel di Agropoli, riguardante la possibilità dell’istallazione di centrali nucleri nel salernitano.

Lunedì il coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Agropoli, Aldo Romano, ha consegnato al Sindaco, al Presidente del Consiglio, ai Consiglieri Comunali, agli Assessori e al Segretario Comunale di Agropoli, l’istanza intesa ad ottenere la salvaguardia e la protezione all’interno del territorio regionale di possibili insediamenti di nuove centrali nucleari, affinché questa istanza venga inserita all’Ordine Del Giorno del prossimo Consiglio Comunale. Dobbiamo lavorare per evitare l’attuazione di un piano atomico che trasformerebbe la Campania nella regione con il maggior numero di scorie e centrali nucleari d’Italia. Sinistra Ecologia Libertà Agropoli, si sta muovendo verso questa direzione, cercando di fermare sul nascere questa folle manovra delle destre e degli industriali assetati di cemento. Si chiede, quindi, che il Comune di Agropoli si faccia garante insieme ai Sindaci dei Comuni interessati per l’Area di Foce Sele di evitare che nella zona possa sorgere una centrale nucleare o un sito di stoccaggio.
Cogliamo l’occasione per comunicare che il nostro circolo sito in Viale Lombardia, 24 è aperto ogni lunedì, mercoledì e venerdì, portando avanti tre importanti progetti: rispettivamente il lunedì chiunque voglia potrà partecipare alla stesura di un giornalino che prossimamente pubblicheremo, il mercoledì ci sarà consulenza gratuita su quel che concerne l’informatica e il mondo di internet, mentre il venerdì vi sarà consulenza legale ,consulenza sulle possibilità di accedere a finanziamenti pubblici in agricoltura, turismo, artigianato . . . ecc , tutto rigorosamente gratuito.
Vi aspettiamo numerosi . . .
Per Info:
Romano Aldo
Coordinatore Sinistra Ecologia Libertà di Agropoli
Viale Lombardia, 24 – 84043 – (SA) – selagropoli@alice.it
Tel.: 3331393653

Di seguito, l’Istanza presentata al Comune di Agropoli:

Agropoli 18 gennaio 2010

Al Sindaco di Agropoli
Al Presidente del Consiglio di Agropoli
Ai Consiglieri Comunali di Agropoli
Agli Assessori di Agropoli

e p.c. Al Segretario Comunale di Agropoli

ISTANZA PER LA SALVAGUARDIA E PROTEZIONE ALL’INTERNO TERRITORIO REGIONALE DA POSSIBILI INSEDIAMENTO DI NUOVE CENTRALI NUCLEARI .

Gentile Sindaco, Gentile Presidente del Consiglio e Gentili Consiglieri,

negli ultimi anni e in particolare negli ultimi mesi, attorno al nucleare si è sviluppato un dibattito internazionale che, anche nel nostro paese, sta producendo azioni e legislazione.
Nei prossimi mesi, dovranno essere stabiliti i parametri, in base ai quali decidere dove collocare le future centrali nucleari volute fortemente dal Governo Berlusconi. Sarà una fase di intenso mercanteggiamento con le autorità e le comunità locali, ma i margini di manovra sono ristretti anche dalla particolare conformazione geologica e costiera italiana. Si può partire dalla mappa dei possibili siti che il Cnen (poi diventato Enea) disegnò negli anni ‘70. E’ una mappa, però, largamente superata dagli eventi. In molte aree si è moltiplicata la densità abitativa, che il Cnen considerava un parametro sfavorevole. Soprattutto, è cambiato il rapporto con l’acqua. Le centrali, infatti, hanno bisogno di molta acqua per raffreddare i reattori (questa acqua circola, naturalmente, fuori dal reattore) e, per questo vengono, di solito, costruite vicino ai fiumi o al mare. Il rischio, quando si tratta di fiumi, sono le piene, più frequenti negli ultimi decenni.
Stando infatti a un documento del Cnen del 1979 e incrociando vari parametri di rischio in Campania sarebbero due potenzialmente i siti che potrebbe ospitare una centrale nucleare: foce del Garigliano nel casertano e foce del Sele.
La Campania è tra le undici regioni che hanno avanzato ricorso alla Corte Costituzionale nei confronti della norma varata dal governo che prevede la possibilità di avviare la costruzione di una centrale nucleare o di un impianto di trattamento di scorie anche in presenza di un parere contrario delle istituzioni locali e delle regioni interessate, militarizzando inoltre i siti scelti.
Nei giorni scorsi sono stati effettuati nuovi sopralluoghi da parte di tecnici del Governo anche nella zona della foce del Sele, dove si ipotizza di realizzare una nuova centrale nucleare in alternativa al sito di Caserta. Dobbiamo lavorare per evitare l’attuazione di un piano atomico che trasformerebbe la Campania nella regione con il maggior numero di scorie e centrali nucleari d’Italia. Sinistra Ecologia Libertà si sta muovendo verso questa direzione, cercando di fermare sul nascere questa folle manovra delle destre e degli industriali assetati di cemento.
Un’indagine è stata realizzata nel 2008 dall’Ente Governativo tedesco per il controllo radioattivo. Esaminando tutti i 16 impianti nucleari presenti sul territorio tedesco in relazione all’incidenza dei tumori tra i bambini è emersa una correlazione diretta tra il rischio di essere colpiti da leucemia in bambini con meno di cinque anni. I bambini che vivono entro 5 km dai reattori sono soggetti ad un incremento del 76% del rischio di contrarre una leucemia rispetto ai coetanei che vivono almeno a più di 50 km. Questo incremento di probabilità si riduce al 26% tra 5 e 10 km, al 10% tra il 10 ed 30km, dello 0,5% tra 30 e 50km.
Non si può rimanere indifferenti davanti a tutto questo . . .

OGGETTO: SALVAGUARDIA E PROTEZIONE DELL’INTERO TERRITORIO REGIONALE DA POSSIBILI INSEDIAMENTO DI NUOVE CENTRALI NUCLEARI

PREMESSO CHE

nell’area di Foce Sele in provincia di Salerno, sarebbero stati effettuati dei sopralluoghi nell’ambito di una possibile scelta della zona come area per costruire una nuova centrale;

il nostro territorio è a vocazione turistica ed agricola, settori di attività su cui si deve puntare per il rilancio del territorio e per uno sviluppo eco-sostenibile;

la Regione Campania nella legge finanziaria 2010 ha espressamente vietato l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione e di stoccaggio del combustibile nucleare nonché di depositi di materiali radioattivi nel rispetto dei principi di sussidiarietà, ragionevolezza e leale collaborazione e in assenza di intese con lo Stato in merito alla loro localizzazione Con questo articolo della recente legge finanziaria, la Regione Campania ha garantito protezione e salvaguardia all’intero territorio regionale da possibili insediamenti di nuove centrali nucleari voluti dal governo Nazionale;
La regione Campania, ha anche predisposto, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria, un programma di interventi al fine di migliorare, con riferimento agli impianti di pubblica illuminazione, l’efficienza energetica, la sicurezza pubblica e la salvaguardia dell’ambiente a dimostrazione della sensibilità che l‘intero Consiglio ha nei confronti del problema energetico e delle possibili riposte da fornire sul piano concreto;

SI CHIEDE

di salvaguardare il nostro territorio, attraverso le seguenti azioni:

• Indire una tavola rotonda con i Sindaci dei comuni limitrofi interessati per l’Area di Foce Sele al fine di coalizzarsi per evitare la localizzazione della centrale nucleare e lo stoccaggio del combustibile nucleare nonché di depositi di materiali radioattivi e di promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia del territorio e di sviluppo e di adozione di energia alternativa.

• promuovere una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio energetico, con incentivazione all’uso di energie alternative non solo da parte degli Enti pubblici ma anche da parte delle imprese e singoli cittadini; – Ipotizzare audit energetici degli edifici di proprietà dei Comuni (scuole, impianti sportivi, cimitero) e prevedere installazioni di sistemi alternativi energetici: solari, a biomassa, geotermici etc.

• promuovere , attraverso l’informazione, incentivi e riduzione dei consumi in eccesso.
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