Nudisti a Camerota, don Gianni: «Abusivi». L’organizzazione: «Noi più vicini a Dio del suo Meeting del Mare»

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Nudisti a Camerota, don Gianni: «Abusivi». L’organizzazione: «Noi più vicini a Dio del suo Meeting del Mare»

«Autorizzare un festival di naturismo in luoghi pubblici significa alimentare l’illusione di alcuni che i drammi del mondo si vincono facendo finta che non esistano». Il prete-rock di Camerota, don Gianni Citro, non ci sta e dice «no al festival dei naturisti». Il Festival si aprirà la mattina di giovedì 21 maggio e si concluderà nella serata di domenica 24. Diverse le attività previste: animazioni e giochi di gruppo, stage e seminari olistici, nude art, musica e danza sotto le stelle, teatro nudo, naked sport, giochi di spiaggia, danze e falò. La novità assoluta è il percorso trekking riservato ai nudisti che si snoderà lungo la passeggiata che sovrasta la spiaggia del Mingardo e Cala del Cefalo. «Un sacerdote parla perché la sua missione è dire come stanno le cose alla luce della fede – spiega l’organizzatore e ideatore del Meeting del Mare -. Il naturismo vuole far tornare il mondo alle origini, prima della cultura o addirittura prima del peccato originale, all’era dell’innocenza e della purezza. Ma niente più è puro e nessuno è innocente. La cultura di millenni non si cancella togliendosi le mutande e fingendo di essere nella preistoria o nella giungla amazzonica. La nostra vera natura risiede nella cultura che ci ha generati. Compresa quella cristiana». Il prete 46enne insegna religione alle scuole superiori e attende con ansia di poter rivolgersi al pubblico del Meeting del Mare come accade da 18 anni.  «Ognuno faccia i festival che vuole – continua Citro – ma io rivendico il diritto che non si conceda a nessuno di poter dare libero sfogo ai suoi istinti privati in luogo pubblico». «Sono assolutamente a favore di ogni libera manifestazione di pensiero, di sentimenti e di espressioni creative – ha ribadito il prete – tuttavia credo fermamente che la bizzarra passione di mostrarsi nudi, cui riconosco legittimità, debba essere garantita esclusivamente entro i limiti di una struttura privata. In casa – spiega don Gianni – ognuno si esibisce come vuole». Ma la battaglia del parroco contro la manifestazione che si svolgerà a Marina di Camerota non finisce qui: «Trovo infelice e abusiva l’idea dell’amministrazione di regalare una spiaggia ai naturisti, sottraendola così al resto del mondo – conclude Citro – e non credo che altre categorie di individui o gruppi abbiano mai potuto godere di tali privilegi, pur avendone forse più bisogno». 

Non è della stessa idea Francesco De Gennaro, presidente Uni Campania, l’associazione dei nudisti promotrice dell’evento che ha prenotato un intero villaggio per ospitare i partecipanti. «Noi non esponiamo i nostri corpi, non siamo esibizionisti – spiega De Gennaro – noi prendiamo le distanze da chi si denuda per restare al centro dell’attenzione. Il peccato non è nel nostro corpo – spiega – Dio ci ha fatti nudi e il corpo è la cosa più naturale che possediamo. Le nostri parti intime – si difende dagli attacchi di Citro – sono del tutto naturali ed è giusto mostrarle come mostriamo le mani, la faccia e i piedi. I peccati – precisa il presidente dell’Uni – sono nella nostra mente. Posso indossare il burqa e avere pensieri peccaminosi, come posso essere nudo e avere pensieri limpidi e puliti». Poi prova a tenere un breve lezione di religione: «Se Dio ci ha fatti a sua immagine e somiglianza e io mi vergogno del mio corpo, commetto un duplice peccato perchè mi vergogno di come mi ha fatto Dio e di come è fatto lui. Una persona si deve vergognare dei suoi pensieri». La spiaggia del Troncone è la prima e l’unica spiaggia del Sud Italia destinata alla pratica del nudismo. Don Gianni ha trovato «infelice e abusiva l’idea di regalare una spiaggia ai nudisti», ma De Gennaro precisa che «non si tratta di un regalo, la spiaggia è usufruibile da tutti ed è stata solamente destinata alla pratica della nudità». «Non è un regalo dell’amministrazione – spiega il presidente – non è possibile regalare una cosa pubblica, se Dio ha creato l’universo come può l’uomo appropriarsene? Il Comune di Camerota, sensibile verso questa pratica, ha destinato l’area, ma non l’ha recintata o chiusa». La pratica del nudismo in Italia è meno nota rispetto ad altre nazioni europee come la Francia, la Svezia e l’Austria. Queste nazioni hanno creato un indotto turistico ed economico che vanta milioni di euro di fatturato ogni anno. «Credo che don Gianni Citro stia mancando di poca fede – tuona De Gennaro – Gesù cristo si è sempre prodigato ad andare incontro alle diversità, si è sempre confrontato con i più deboli e con le persone di ogni ceto e credenza. San Francesco ha fatto lo stesso ed è colui che parlava con tutti i popoli. Questo Santo – precisa – è stato il prima naturista assoluto e si è denudato davanti al Papa e alla sua famiglia come protesta contro il consumismo e la mercificazione di quell’epoca. Ecco di cosa dovremmo vergognarci, di chi mercifica il proprio corpo». Sulla polemica della spiaggia riservata ai nudisti, De Gennaro aggiunge: «A Gaeta l’amministrazione voleva dare una spiaggia in concessione ai nudisti. Noi abbiamo rifiutato perchè non vogliamo nessuna area privatizzata, ma solo che ci venga data la possibilità di praticare il nudismo in alcune zone dello Stivale». Poi conclude riferendosi alla manifestazione organizzata da don Gianni: «Ma poi di cosa stiamo parlando? Vogliamo dimostrare se è più vicino a Dio e alla religione cristiana il Meeting del Mare o il Festival dei Nudisti? Al Meeting del Mare ci sono gruppi di giovani che molto spesso sfociano nell’illegalità facendo uso smisurato di droga e alcol, per non parlare dell’inquinamento acustico e ambientale. Con don Gianni Citro ci vorremmo confrontare e non scontrare. Per questo colgo l’occasione per invitarlo alla conferenza che terremo a Marina di Camerota a maggio e, perchè no, anche a celebrare la messa domenicale e a parlare di nudismo».

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