Nuove farmacie in Cilento, concorso di 4 anni fa che aspetta ancora graduatoria: «In Regione solo scuse»

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Nuove farmacie in Cilento, concorso di 4 anni fa che aspetta ancora graduatoria: «In Regione solo scuse»

Partecipare ad un concorso pubblico e aspettare 4 anni la graduatoria. E’ quanto è successo a diverse centinaia di farmacisti italiani che nel 2012 hanno sostenuto un concorso indetto nel 2009 dalla regione Campania. Nel 2013 è uscita una graduatoria provvisoria ma di quella definitiva neanche l’ombra. Il fine del bando era quello di aprire nuove sedi farmaceutiche in tutta la regione, in particolar modo nel napoletano. Fra le aperture previste anche 7 farmacie cilentane. Dovendo rispettare il quorum di una farmacia ogni 4 mila abitanti, in questi 7 anni (3 anni dall’indizione del bando e 4 da quando si è affettivamente svolto) si sarebbero dovute aprire farmacie ad Agropoli, Camerota, Centola, Cicerale (che dopo la morte del titolare, diversi anni fa, non ha più avuto una farmacia e la nuova assegnazione è nel concorso in questione), Pisciotta, Santa Marina e Valle Dell’Angelo. I farmacisti, specie quelli che si sono assestati fra i primi posti in graduatoria, da un anno e mezzo si sono riuniti in un comitato ‘salvaguardia graduatoria’ per spingere la regione a pubblicare la graduatoria definitiva ed assegnare finalmente le sedi previste. Pare che nel 2009 in Puglia si sia tenuto lo stesso tipo di concorso regionale per farmacisti, solo che lì oltre ad essere stati più rapidi i tempi concorsuali la graduatoria è già in scadenza e si prevede una proroga cioè per 4 volte si è arrivati infondo alla lista e si è risaliti per continuare l’assegnazione delle sedi vacanti. A spiegarlo al giornale del Cilento è Giuseppe Marciello, farmacista salernitano residente ed operante a Giuncano.

«Vogliamo far pubblicare questa graduatoria ma abbiamo trovato molta resistenza, molti i problemi alla regione, molta la burocrazia ora non sappiamo cosa succederà con De Luca – spiega Marciello –. Ognuno di noi si sta dando da fare, abbiamo fatto incontri con funzionari, politici, abbiamo organizzato petizioni, scritto lettere alla regione e adesso abbiamo deciso di far conoscere questo disagio». Quello del 2009 è l’ultimo concorso per ‘titoli ed esami’, Monti con lo ‘sblocca Italia’ e nel 2012 ha indetto altri concorsi a livello regionali per soli titoli ed ha abbassato il quorum da 4 mila a 3300 abitanti per farmacia. Circa 100 sono le farmacia da assegnare con il concorso del 2009, con quello del 2012 sono da assegnare altre 200 farmacie. Se il concorso del 2009 è bloccato quello del 2012 è fantasma. «Stiamo parlando di posti di lavoro che andrebbero occupati e fra i farmacisti c’è già un enorme disoccupazione – continua Marciello –. In regione trovano le più grosse scuse, è difficile per persone che non hanno un sindacato arrivare a sapere i motivi veri che si celano dietro la situazione, c’è anche qualche ricorso – infine pare che in campo siano scesi anche i comuni -. I comuni hanno fatto dei richiami alla regione ma questi atti si perdono nel vuoto». Da circa 20 anni i concorsi per farmacisti erano bloccati, con il concorso bandito nel 2009 si sarebbero dovute sanare le gravi situazioni che si erano venute a creare specialmente nel napoletano, dove spesso una farmacia serve 15/20 mila abitanti «Macchine da soldi» le definisce Marciello. Il concorso del 2012 invece puntava a ridurre la disoccupazione all’interno della categoria farmaceutica. Entrambe le prerogative, in questo caso, non sono andate a buon fine.

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