Gli Enti ‘inutili’ del Cilento. Trekking addio? I tedeschi vanno via dai nostri tour

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Gli Enti ‘inutili’ del Cilento. Trekking addio? I tedeschi vanno via dai nostri tour

E’ saltato l’accordo per il tour nel Cilento con i tedeschi per l’anno 2011. La Wikinger non vuole più inserire i percorsi di trekking per le pessime condizioni dei sentieri. Inutili gli  sforzi fatti dalle varie agenzie per la promozione del nostro territorio. Per anni, Peter Hoogstaden, responsabile dell’agenzia Genius-Loci Travel, operante in tutta Italia nel settore del turismo con particolare riferimento a gruppi di escursionisti provenienti dall’estero, ha fatto in modo di convincere la Wikinger che il Cilento è un’area che vale la pena visitare e vivere per una vacanza, nonostante i molti problemi. Scrive: ‘Per il 2011 non se ne fa più niente. Sperando che altri tour operator non seguono questo esempio. Speriamo, per il comparto, di poter dare migliori garanzie per il 2012’. Ma come dice il presidente di ‘Cilento Turismo’, Coda, dopo che è stato informato dalla decisione del gruppo tedesco: «Che senso ha vendere il Cilento se poi c’è uno stato di abbandono dei luoghi?”

La notizia rimbalza dopo la missiva di  Wikinger, dove si specifica il giudizio negativo tedesco, dove si segnalano  le criticità dei sentieri nei sondaggi di gradimento. Viene informato il presidente di CilentoTurismo.it, gli uffici del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’Ente Provinciale del Turismo di Salerno. Secondo Coda, a capo di un organismo che conta circa 500 strutture disseminate nell’area Parco, la promozione del territorio deve essere equilibrata con l’offerta dei servizi.”Alla luce di quanto succede in questo settore, soprattutto nel Cilento, penso che sia il caso di cominciare a pensare seriamente a pressioni ed azioni concrete presso gli Enti che dovrebbero occuparsi dello sviluppo turistico del nostro territorio…” Tonino Isabella, presidente di ‘Cilentonostro’ commenta amareggiato: “Mi farebbe piacere avere incontri e scambi di opinione con tutti coloro che pensano seriamente alla mobilitazione per evitare che altri continuino a progettare il futuro di una terra dove viviamo e nella quale vorremmo continuare a vivere… non è pensabile che i sacrifici di chi ha pensato ad investire nel settore turistico vengano vanificati. Ciò che è accaduto è solo la punta dell’iceberg, il problema è che il Cilento è gestito da enti con poche competenze in materia di turismo”.

L’unico, per il momento, a rispondere anche alla sollecitazione di Isabella è il sindaco di S. Mauro Cilento, Giuseppe Cilento: “Per quel che ci riguarda, stiamo tenendo puliti i sentieri e le aree attrezzate. Inoltre, abbiamo provveduto a dotarli di alcune indicazioni fondamentali con tabelle in legno e segnaletica CAI. Ciò è stato possibile grazie al lavoro degli operai della comunità montana, a cui abbiamo attrezzato un laboratorio per la cartellonistica in legno per tutto il territorio comunale.
Abbiamo acquistato un tagliaerba e un trincia sarmenti, aumentando la dotazione degli operai della comunità, contribuendo a risolvere qualche loro difficoltà.
Ci siamo avvalsi della collaborazione delle guide degli escursionisti, che ci segnalano eventuali problemi. Ora dovrebbe cominciare una attività di studio della botanica e della geologia.
I problemi sono molti: noi stiamo cercando di affrontarli”.
 

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