Omicidio Cilento, è caccia all’aggressore: cranio vittima fracassato con piccone

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Omicidio Cilento, è caccia all’aggressore: cranio vittima fracassato con piccone

E’ avvolta nel mistero la morte di Vincenzo Caruso, 67 anni, di Roccagloriosa, trovato ancora vivo con il cranio frantumato nei pressi della sua abitazione, e deceduto nell’ospedale dell’Immacolata di Sapri. Da un primo esame esterno del cadavere, l’ipotesi più plausibile è che Vincenzo Caruso possa essere stato colpito alla testa con un corpo contundente rinvenuto non molto lontano dal cadavere. Sono state riscontrate ulteriori ferite, in diverse parti del corpo, e non si esclude che possa essere stato colpito durante una lite. L’uomo, non era sposato, viveva da solo nella propria abitazione di Roccagloriosoa dopo aver lavorato per anni in Svizzera. Sul grave fatto di sangue indagano i carabinieri della compagnia di Sapri.

«La nostra comunità è come una famiglia, dunque siamo tutti affranti per quanto accaduto. Lo ricordo come una persona perbene che si faceva ben volere da tutti. A memoria non ricordo un episodio del genere nel nostro comune». Così il sindaco di Roccagloriosa, Nicola Marotta, in merito all’omicidio del pensionato nel suo comune. «Sono vicino ai suoi familiari per questo momento di grande dolore. Dalle notizie che ci erano giunte, sembrava che l’uomo fosse stato trovato ancora in vita, per poi morire in seguito», ha aggiunto il primo cittadino.

Il medico legale ha constatato che Caruso sarebbe stato picchiato «con violenza allo stomaco e alla testa». Probabilmente l’arma è un piccone. Il corpo è stato rinvenuto da un agricoltore della zona. Il contadino ha allertato immediatamente i carabinieri. Quando gli uomini del maresciallo Nucera sono arrivati sul posto, Caruso era ancora vivo ma le sue condizioni di vita erano davvero precarie. Un’ambulanza l’ha trasferito al nosocomio più vicino, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono coordinate dal capitano Zitiello in stretto contatto con il procuratore Giancarlo Grippo e il sostituto procuratore Ivana Niglio, che al momento preferiscono mantenere il massimo riserbo sulla vicenda. Gli inquirenti non escludono il tentativo di rapina. Diverse persone sono state interrogate. Sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, anche i tabulati telefonici del cellulare di Caruso. 

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