Omicidio Vassallo, è l’ora del Brasiliano: indagato torna in Italia ma magistrato che stava indagando viene trasferito
| di Redazione«Siamo sicuri che Damiani sappia molte cose, ora sta alla magistratura fargliele dire». E’ sicuro Dario Vassallo, il fratello di Angelo sindaco-pescatore di Pollica ucciso il 5 settembre del 2010 in un agguato di stampo camorristico. Domani mattina, giovedì due aprile, Bruno Humberto Damiani, unico indagato per l’omicidio conosciuto da tutti con il soprannome di «Brasiliano», torna in Italia. Atterrerà all’aeroporto di Roma dopo più di un anno di detenzione nel carcere di Bogotà in Colombia, dove venne arrestato il 17 febbraio del 2014. Per gli inquirenti è la svolta, ma anche per i familiari di Angelo Vassallo. C’è un solo punto interrogativo: il trasferimento a Napoli del magistrato salernitano che stava indagando sul caso. Rosa Volpe, infatti, è stata nominata dal Csm procuratore aggiunto nel capoluogo di regione. «L’unica cosa che ci rattrista – spiega Dario a ‘La Città’ – è il trasferimento a Napoli del pm Rosa Volpe che da 54 mesi ha in mano l’inchiesta. Temiamo che il suo trasferimento possa provocare eccessivi rallentamenti». Rallentamenti, già, come quelli lamentati da Michele Sarno, l’avvocato di Damiani: «Il nostro Governo si dovrebbe interrogare su quanto tempo un cittadino italiano possa essere detenuto in un carcere straniero e attendere di ritornare nel proprio Paese – dice il legale – Nonostante la grande attenzione che questo caso ha suscitato, e nonostante la Procura di Salerno abbia contributo affinché questa estradizione potesse essere perfezionata, abbiamo registrato da parte del Ministero delle lungaggini che non sono giustificabili». «Il mio assistito è molto provato – continua Sarno a ‘La Città’ -. Ha trascorso davvero troppo tempo nel carcere colombiano di Bogotà. Lì le condizioni dei detenuti non sono sicuramente ottimali e in confronto le nostre case circondariali sono alberghi a cinque stelle. Ma Damiani, per le sue capacità caratteriali, ha saputo reagire nonostante non sia stata un’esperienza facile». Dall’aeroporto di Roma, Damiani sarà accompagnato dalla polizia giudiziaria al carcere di Rebibbia. Il «Brasiliano» sarà poi trasferito a Salerno dove a fine aprile potrà finalmente tenersi il processo per quelle estorsioni, finora rinviato per l’impossibilità dell’imputato a essere presente. Ma, soprattutto, gli inquirenti potranno interrogarlo riguardo l’omicidio di Angelo Vassallo. Tra le testimonianze al vaglio degli investigatori, c’è quella di un carabiniere fuori servizio in vacanza ad Acciaroli che nei giorni precedenti il fatto avrebbe notato anomalie sul porto del borgo cilentano.
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