Originario del Cilento il consigliere comunale eletto, in prima linea per Milano: «Grato alla mia città e alla mia terra d’origine»

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Originario del Cilento il consigliere comunale eletto, in prima linea per Milano: «Grato alla mia città e alla mia terra d’origine»

E’ originario del Cilento il neo eletto consigliere comunale di Milano, Carmine Pacente, candidato con Giuseppe Sala che ha ottenuto la vittoria al ballottaggio del 19 giugno. Sala sarà supportato a palazzo Marino da 29 consiglieri, tra i quali il cilentano Pacente, originario di Laurino. Ha vissuto nella cittadina della valle del Calore fino agli 11 anni, poi si è trasferito a Vallo della Lucania, dov’è rimasto fino agli esami di maturità. La sua storia è come quella di tanti giovani partiti per frequentare l’università al Nord, con un esito, nel caso di Pacente, che forse nemmeno lui si sarebbe mai immaginato. «Sono partito per Milano a 19 anni, mi sono iscritto alla facoltà di Economia alla Bocconi, mi sono laureato e sono rimasto qui».

La carriera  
Carmine Pacente ha 37 anni, ma una carriera politica iniziata da giovanissimo all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. Ha da sempre orientato gli studi universitari e postuniversitari alle politiche europee, in particolare alla politica di coesione e alle politiche di sviluppo. «Ho sempre lavorato sui temi della programmazione e dei progetti europei per la pubblica amministrazione locale e centrale (ministero della Salute)», spiega il consigliere. Su questi temi ha pubblicato tre libri editi da Egea/Bocconi: ‘Il ruolo degli enti locali nella programmazione europea’, ‘La città metropolitana nell’Unione europea’ , ‘La dimensione locale delle politiche comunitarie’ con la collaborazione di rappresentanti di istituzioni italiane ed europee: dal commissario europeo Hahn, al vice presidente vicario del Parlamento europeo Pittella; dal sindaco di Milano Pisapia, al presidente della Provincia Podestà; dal sottosegretario agli affari europei Gozi all’ex premier Enrico Letta. 

L’intervista del Giornaledelcilento.it a Carmine Pacente

Subito un commento sulla vittoria 
La vittoria generale è stata un trionfo, considerando com’è andato il Partito democratico in Italia, penso a Roma e Torino, credo che a Milano e in Lombardia sia andata benissimo. Il modello lombardo, se ne parlava stamattina in consiglio comunale in conferenza stampa, è ampiamente più avanti rispetto agli altri territori nazionali, almeno per quanto riguarda il centro-sinistra e per il Pd.

Una bella vittoria anche dal punto vista personale
Sì, ho avuto 866 preferenze valide, dopo i vari riconteggi e tantissime mi sono state annullate, il risultato è molto positivo e mi consente di entrare in consiglio comunale direttamente, senza aspettare eventuali ripescaggi. Considerato che non avevamo grandi sostegni alle spalle e che la campagna elettorale l’abbiamo fatta con le nostre risorse, anche finanziarie, è chiaro che sia un trionfo. La maggior parte di noi sono ragazzi, un po’ cresciuti per la verità, siamo del Sud, ci siamo ritrovati a Milano nelle università, abbiamo costruito una rete molto solida tra di noi, che non si è mai persa neanche a distanza di anni. La connessione sentimentale con la terra d’origine è stata importante. Tanti cilentani e salernitani che vivono e risiedono a Milano hanno deciso di darmi la loro preferenza. Lo considero un successo collettivo. 

La notizia della sua elezione è arrivata subito in Cilento, terra d’origine
Penso che questo consenso, arrivato anche dagli elettori cilentani e salernitani, sia dovuto al fatto che con il mio territorio d’origine non sono collegato in maniera occasionale e strumentale, in tutti questi anni ho mantenuto un rapporto molto stretto sia per le tante edizioni della Summer School di Laurino e sia lavorando a tanti progetti finanziati dalla Commissione Europea con tanti ragazzi del Cilento interno e non solo. Sono intimamente legato alle mie origini. Non sono solo originario del Cilento, mi considero un cilentano a tutto tondo che adora la metropoli milanese. Sono riconoscente al Cilento e alla mia città, Milano, che mi ha dato tanto, mi ha permesso di studiare e crescere professionalmente. E che oggi abbiamo l’onore di amministrare.

Da dove si parte?
Ho impostato tutta la mia campagna elettorale con uno slogan ‘Milano capitale d’Europa’, mi sono sempre occupato di politiche di sviluppo dell’Unione Europea, di fondi strutturali e di investimenti europei e di politiche settoriali: risorse finanziarie e strumenti che Bruxelles mette a disposizione per lo sviluppo territoriale, e io ho concentrato tutta la mia campagna elettorale su questi temi. Cioè, come utilizzare queste opportunità per rigenerare quartieri, per modernizzare la pubblica amministrazione, per migliorare il sistema del trasporto pubblico locale, urbano e metropolitano, per incentivare le piccole e medie imprese. In sintesi: come Bruxelles possa rappresentare una straordinaria opportunità per la crescita dei nostri luoghi. Mi concentrerò su quello. L’ho raccontato in campagna elettorale e lo farò adesso.

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