Ospedale di Sapri, in Prefettura l’appello dei sindaci: «Difendere i presidi di democrazia e assistenza»
| di Marianna Vallone
Verso la manifestazione del 5 maggio, il Consigliere Sorrentino: «Basta deleghe in bianco. È il momento della riscossa civile»
Una delegazione compatta dal Golfo di Policastro ha varcato ieri le porte della Prefettura di Salerno per discutere del futuro del Presidio Ospedaliero di Sapri. Un incontro lungo, durato oltre due ore, che ha visto coinvolti i sindaci del Distretto Sanitario 71, amministratori locali, rappresentanti istituzionali e membri del comitato scientifico. A riceverli, il Prefetto di Salerno Francesco Esposito, che ha offerto massima disponibilità al confronto e ascolto attento.
Tra i presenti, il sindaco di Sapri Antonio Gentile, il sindaco di Vibonati Manuel Borrelli, di Santa Marina Giovanni Fortunato, di Caselle in Pittari Giampiero Nuzzo, di Roccagloriosa Roberto Cavalieri, di Torre Orsaia Pietro Vicino, gli amministratori comunali di Casaletto Spartano Vincenza Gaetani e di Torraca Andrea Mancuso, l’assessore di Sapri Gerardina Madonna, i membri del Comitato Scientifico Luciano De Geronimo e Giuseppe Di Vita, il vicesindaco di San Giovanni a Piro e consigliere provinciale Pasquale Sorrentino.
Proprio quest’ultimo ha lanciato un forte messaggio civico: «Vogliamo abbandonare la logica della mera individuazione di eventuali responsabilità, risvegliando una coscienza civile che pare essersi addormentata, sicura di aver guadagnato sicurezze sociali che ci sono state regalate da altri. Le conquiste, i diritti, i presidi di democrazia e di assistenza vanno sempre difesi e salvaguardati».
Sorrentino ha poi ribadito la centralità dell’ospedale di Sapri per l’intero territorio: «Dobbiamo tutti lavorare per reclamare una struttura d’avanguardia che possa servire residenti e ospiti. La manifestazione del 5 maggio non sarà solo un atto simbolico, ma il punto di partenza di una riscossa civile che ci restituisca cittadini attivi, che non firmano deleghe in bianco e all’infinito».
Il Golfo di Policastro, dunque, si prepara a scendere in piazza il 5 maggio a Sapri, in nome di un servizio sanitario pubblico accessibile, moderno e realmente efficiente.
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