Ospedale di Sapri, va in ferie medico e reparto chiude. Cittadinanzattiva: «Disagio causato da dirigenti aziendali, non da Martorano»

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Ospedale di Sapri, va in ferie medico e reparto chiude. Cittadinanzattiva: «Disagio causato da dirigenti aziendali, non da Martorano»

«Chi legge la lettera inviata ai massimi vertici aziendali dell’Asl, al segretario regionale di Cittadinanzattiva, al sindaco di Sapri e agli organi d’informazione può facilmente, e senza ombra di equivoci, comprendere che il disagio non è stato causato dal medico che ha dovuto fruire di una settimana di ferie (sacrosante e sancite dalla costituzione e dai contratti collettivi), ma dai dirigenti aziendali preposti a garantire una buona organizzazione dei servizi sanitari, che comprende anche la possibilità di avere più medici, soprattutto dov’è assolutamente necessario, come la Gastroenterologia di Sapri ritenuta da tutti un servizio di eccellenza, non solo per il territorio del Golfo di Policastro». E’ quanto ribadito in una lettera da Cittadinanzattiva che, dopo la denuncia della scorsa settimana, ha voluto sottolineare che «le cause del disagio sono dovute al fatto che nel servizio di Gastroenterologia di Sapri opera un solo medico, il dottor Marco Marco Martorano che è anche il responsabile, e che necessariamente deve fruire, come tutti i lavoratori, del meritato periodo di riposo per ferie. E, anziché, provvedere alla sostituzione del medico, si opta per la chiusura del reparto». Una rettifica (a questo articolo) «necessaria», che però mette in risalto un fatto sicuramente non isolato: Cittadinanzattiva ha infatti spiegato che un episodio simile si era verificato ad agosto 2007. «Come Tribunale del Malato – spiega –  abbiamo più volte richiesto di aumentare il personale medico di almeno un’unità e il trasferimento della Gastro di Sapri in locali più idonei: alla luce della mole di lavoro e alla qualità degli interventi effettuati quotidianamente». In tutto questo – riafferma Cittadinanzattiva – il dottore Martorano, persona perbene ed eccellente professionista, non ha alcuna responsabilità». 

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