Padre e figlio rischiano di morire, imprenditore li salva: «Qui non si può navigare ma il comune se ne frega»

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Padre e figlio rischiano di morire, imprenditore li salva: «Qui non si può navigare ma il comune se ne frega»

Tragedia sfiorata stamattina a Capaccio. Padre e figlio stavano navigando in fiume Sele quando, una volta giunti alla foce, un’onda ha travolto la loro imbarcazione. Immediato l’intervento di Bartolomeo Gallo, un imprenditore che ha in concessione un molo sulla voce del fiume Sele. Gallo li ha tratti in salvo. Hanno rischiato la vita i due naviganti dal momento che pare che l’imbarcazione gli si sia rovesciata addosso. «La foce non è adeguata alla navigazione – spiega lo stesso Bartolomeo che da tempo denuncia la situazione -. È il comune che dovrebbe occuparsi della manutenzione ma qui i responsabili latitano». Infatti al momento ad occuparsi della pulizia della via d’ingresso al mare sono gli uomini di Gallo che di tanto in tanto si prodigano nella manutenzione della foce. «Io ho una concessione per un molo ed il mio lavoro è portare in giro i turisti – spiega un’ultima battuta Gallo – Quest’anno ho già perso otto barche perché i turisti preferiscono andare altrove ed io queste condizioni è impossibile uscire dalla foce».

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