Padre spara figlia alla testa, insegnante in coma profondo. Lui: «Non ricordo nulla»

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Padre spara figlia alla testa, insegnante in coma profondo. Lui: «Non ricordo nulla»

Martedì sera arriva una donna di 53 anni in ospedale ad Eboli in stato di coma. Ha una grossa ferita alla testa ma nessuno sa cosa è successo con precisione. I medici optano per un aggressione o per un incidente domestico. Entrambi le tesi, poi, risultato errate. Qualche ora prima Filomena Busillo aveva litigato con il padre, Antonio Busillo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, lui non voleva assumere dei medicinali e improvvisamente ha preso un fucile da caccia e ha sparato in testa alla figlia. La madre, anziana e malata, era in un’altra stanza. Ha visto la figlia a terra e ha chiamato, con l’aiuto dei vicini, i soccorsi. Dopo qualche ora a casa, in via Serracapilli, sono arrivati i carabinieri della compagnia di Eboli e hanno arrestato l’80enne. A distanza di due giorni la situazione è molto grave. Antonino Busillo alterna amnesia a brevi momenti di lucidità. Non ricorda di aver sparato alla figlia. Ieri è comparso dinanzi al gip Elisabetta Boccassini che ha convalidato il fermo. Ora è piantonato all’ospedale Ruggi di Salerno in attesa di essere interrogato.Le parti, intanto, hanno concordato per una perizia psichiatrica. Restano gravissime le condizioni di salute della figlia sparata alla testa. L’insegnante di sostegno Filomena Busillo, 53 anni, in servizio alla scuola Vincenzo Giudice, è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico nella notte tra martedì e mercoledì. La prognosi è riservata. La donna si trova in coma profondo con imminente pericolo di vita. È stata raggiunta da un solo colpo di fucile, calibro 12, che il padre gli ha sparato da distanza ravvicinata.

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