Paese nel Cilento rimane a secco senza avviso, il sindaco: «Abbiamo protestato, alla Consac non sapevano»

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Paese nel Cilento rimane a secco senza avviso, il sindaco: «Abbiamo protestato, alla Consac non sapevano»

Improvvise interruzioni nell’erogazione dell’acqua corrente senza nessun avviso. È in questa situazione che vivono da alcuni giorni gli abitanti del comune di Salento. Sabato 27, domenica 28 e martedì 30 giugno per diverse ore i cittadini non hanno potuto usufruire dell’acqua corrente e tanto è bastato per scatenare l’ira dei residenti. Molte le proteste al primo cittadino, Gabriele De Marco che al giornale del Cilento ha spiegato la faccenda. «Nessuno della Consac ci ha avvisato – esclama De Marco – l’altro giorno ho chiamato e finalmente stamattina mi hanno mandato una comunicazione la quale dice che c’è poca acqua e stanno facendo dei razionamenti, dovrebbe durare poco a quanto dicono, nel fax è scritto ‘tempi rapidi’, stamane ho provato a richiamare ma non mi ha risposto nessuno, volevo sapere in cosa consistevano questi tempi rapidi».

Dopo quattro giorni infatti sono comparse, per le vie di Salento, le prime comunicazioni che annunciano un’ulteriore interruzione a partire delle 20 di stasera, mercoledì 1 luglio, fino alle 8 di domani. «Quando chiamai ieri sera parlai con un certo Mautone, pare che sia il ‘domus’ della vicenda, che mi disse che non avevano ancora capito se c’erano delle perdite o delle adduzioni e che stavano svolgendo delle verifiche – continua il sindaco che ricapitolando poi conclude – stanno compiendo delle verifiche per accertare se ci siano delle perdite o se sia un eccessivo consumo estivo per cui bisognerebbe poi razionare, gli ho domandato perché non ci avessero avvertito e mi hanno detto che neppure loro sapevano e si sono accorti tardi di questi rilievi, stamane mi hanno inviato il fax ma poi non ci ho potuto più parlare, proverò a richiamare domattina – infine aggiunge – sul fax c’è scritto ‘diminuzione e razionamento dell’acqua’ e non per ‘perdite’, non so se hanno già fatto le verifiche oppure hanno scritto così tanto per dire qualcosa dato che per due, tre giorni abbiamo protestato con i consiglieri».

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