Paestum, coalizione del buon governo replica all’ex senatore Fasolino: «E’ invidia o frustrazione?»

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Paestum, coalizione del buon governo replica all’ex senatore Fasolino: «E’ invidia o frustrazione?»

Dopo la polemica sull’installazione delle sfere di Paestum, le tre strutture geodetiche realizzate nell’area archeologica, intervento non condiviso dal parlamentare Fasolino, arriva la replica della coalizione civica del buongoverno per Capaccio Paestum che accusa l’ex senatore di non aver contribuito al miglioramento del comune durante la sua presenza politica e amministrativa. «Invidia crepa, era il motto che alcuni autotrasportatori scrivevano sulla cabina dei loro camion. Oggi questo motto potrebbe essere attribuito a coloro che con l’inettitudine della loro presenza politica e amministrativa non fecero niente per migliorare il nostro Comune e la qualità della vita dei nostri cittadini. – si legge nella nota – Tra questi (coloro) al primo posto, a pieno titolo, può essere annoverato Gaetano Fasolino, ex sindaco, ex presidente della Provincia, ex assessore Regionale, ex deputato e ex senatore, perché potrebbe essere invidioso». «Si l’invidia effettivamente c’è – incalza la coalizione – perché l’amministrazione guidata dal sindaco Italo Voza, in meno di due anni e mezzo, ha risolto problemi importantissimi come quelli della metanizzazione, della piscina, della sede comunale, del completamento della rete fognaria, del depuratore, del recupero dell’ex macello e acqua al capoluogo ecc.. L’ex, però, fece due cose che resteranno nella storia, nelle pagine nere di Capaccio e di cui nessuno potrà mai dirsi invidioso». E il via all’elenco: «da sindaco impedì al Consorzio di Bonifica di realizzare, attraverso l’ospedale S.Luca di Vallo della Lucania, l’ospedale Civile a Capaccio Scalo, che aveva ottenuto anche il finanziamento di 250mila euro (ciò è documentato dalle delibere di Giunta Comunale n. 387 del 05.11.1966 e n. 448 del 18.12.1966); da assessore regionale fece nominare commissario ad acta al P.R.G. , il coordinatore dell’assessorato ai Trasporti, sottraendo al Consiglio Comunale ogni legittimo potere. Va ricordato però a suo merito – continua la coalizione – che come assessore regionale fece costruire il pennello di Varolato e progettare la funicolare per Monte Soprano. Ma l’invidia non lo abbandona mai, infatti dopo avere maldestramente tentato di fare revocare dallo Stato i 900mila euro recuperati dall’amministrazione Voza per realizzare l’arredo viario tra l’ex Cirio e Torre di Mare, ora se la prende, attraverso dotte discettazioni da urbanista con le tre povere, indifese e malcapitate cupole di Paestum, solo perché portatrici, di nuovo interesse per Paestum, di sviluppo di ricettività turistica ed occasione di occupazione per i nostri giovani. Certo, il nostro ex, con due, tre o quattro ricche pensioni di decine di migliaia di euro mensili (quelle si suscettibili di invidia popolare!) ha ben motivo di non fregarsene proprio niente del turismo, dell’imprenditoria e della occupazione giovanile. – conclude – Allora sorge spontaneo il dubbio? Ma è solo invidia? O sono alcune intime frustrazioni che nascondono altro?».

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