Palinuro, azienda contro Tim: senza connessione internet da gennaio

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Palinuro, azienda contro Tim: senza connessione internet da gennaio

di M.V.

«Spesso si dice che ‘fare impresa è un’impresa’, in particolare nel mezzogiorno d’Italia e, tanto più, in questo lembo di terra a sud della Campania, il Cilento. E’, a ben guardare i fatti, sembrerebbe proprio che sia così». La storia è quella di un’azienda di Palinuro, la Photoworld.it, che da quasi 15 anni lavora online nel settore della stampa fotografica, servendo oltre 90 mila clienti in tutta Italia ed Europa.

«Una realtà quasi fuori luogo qui, dove il lavoro è quasi sempre e solo stagionale, un’azienda che nonostante la concorrenza di multinazionali di gran lunga più grandi continua a lavorare, e farlo bene, producendo ricchezza sul territorio e dando posti di lavoro a tanti giovani del territorio», spiegano.

L’azienda dal 29 gennaio è senza telefono e internet perché, un palo della TIM (ex Telecom Italia) ha subito un guasto per via del maltempo e, «nonostante le numerose segnalazioni partite dall’azienda tutto è ancora fermo al 29 gennaio, con i cavi che pendono dal palo e la linea muta», spiega l’azienda che aggiunge: «Lavoriamo online e, ovviamente, senza telefono e internet siamo praticamente impossibilitati a fare il nostro lavoro – spiega il responsabile dell’azienda, Olimpio Pilosi, che poi sottolinea – per ovviare a questa cosa abbiamo dovuto installare in fretta e furia una linea internet wireless, ovviamente a nostre spese, e attivare un numero mobile per poter rispondere ai nostri clienti, molti dei quali avevano iniziato a pensare che avessimo chiuso. Il danno di immagine, oltre che produttivo per noi che spediamo ogni giorno centinaia di pacchi in tutto il paese e che abbiamo necessità di scaricare e inviare in continuazione file via internet, è enorme e ovviamente ci rivolgeremo alle autorità nelle sedi opportune».

«E’ semplicemente vergognoso che, nonostante paghiamo salatamente un servizio, dopo quasi 3 settimane dal guasto ancora la TIM non sia intervenuta, costringendoci a altre spese per avere una linea d’emergenza funzionante e continuare a fare il nostro lavoro. E’ già difficile mandare avanti un’azienda in un territorio come il nostro, e noi c’è la mettiamo tutta per farlo nel migliore dei modi, ma essere trattati così è mortificante e mette a rischio tutti i sacrifici che facciamo ogni giorno tra investimenti per nuovi macchinari, pubblicità e nuove assunzioni», conclude il titolare dell’azienda, Ermanno Montuori.

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