Panifici nel mirino dei Nas: controlli a tappeto e sanzioni

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Panifici nel mirino dei Nas: controlli a tappeto e sanzioni

Alimenti senza tracciabilità, pessima condizione igienica dei locali, macchinari con ruggine e altre irregolarità portano al elevare sanzioni amministrative a 77 esercizi commerciali solo nel Salernitano. Ma i carabinieri dei Nas hanno effettuato prelievi da dolci, pane, latticini cioccolato e se risulteranno inquinati scatteranno sanzioni severissime anche in campo penale.

Il caso panificazione

I militari del tenente colonnello Rosario Basile hanno eseguite negli ultimi tre mesi ben 287 controlli nelle provincie di Benevento, Avellino e di Salerno. Nel Salernitano sono stati 187 con sanzioni a 77 esercizi commerciali, il 30% dei quali nel solo capoluogo, con le maggiori irregolarità riscontrate nel settore della panificazione. Sequestrate nelle tre provincie 24 tonnellate di alimenti nelle piccole e medie aziende nei settori della filiera della carne e della produzione, lavorazione e commercio di prodotti lattiero- caseari, da forno e dolciari. In totale le sanzioni sono state per 146mila euro, segnalando alle autorità amministrative 78 persone.

Le irregolarità più frequenti

Le non conformità, a vario titolo rilevate nei citati tre settori, sono riconducibili soprattutto al mancato rispetto delle procedure di autocontrollo e al sequestro di alimenti “non tracciati”. Nel corso delle verifiche condotte dai Nas e dai medici dell’Asl si è reso necessario adottare ben 11 provvedimenti di sospensione “ad horas” dell’attività a seguito di gravi carenze igienico-sanitarie rilevate. Tra le irregolarità più diffuse ci sono sporco pregresso, servizi igienici in carenti condizioni sanitarie, presenza di muffa, umidità, polvere e ragnatele, attrezzature attinte da ruggine, locali privi di areazione, depositi in pessime condizioni generali. Numerose anche le diffide e le prescrizioni impartite per la risoluzione di carenze meno gravi. Sono stati effettuati diversi campionamenti di alimenti al fine di verificare la rispondenza di quanto dichiarato in etichetta con particolare riguardo al contenuto di allergeni; all’esito degli esami di laboratorio, saranno valutate eventuali condotte illecite.

Le pastiere nel mirino dei carabinieri

In occasione delle ultime festività pasquali, sono state intensificate le attività di controllo sui prodotti tipici, sequestrando 230 pastiere, altri prodotti dolciari, cioccolato, salumi, formaggi, carne, risultati privi della documentazione attestante la provenienza. In totale sono stati eseguiti 187 controlli, di cui 77 risultati “non conformi”. I 116 sanzioni amministrative, per un importo complessivo pari a circa 35mila euro. Segnalate alle autorità amministrative 49 persone. Da anni si continuano a rilevare sempre le stesse irregolarità e nonostante campagne di informazione e controlli estesi a tutte le attività del settore alimentare della provincia di Salerno. Anni di articoli e denunce che avrebbero dovuto cambiare il mondo degli alimentari, ma sembra che ancora oggi non è a partire dalla tracciabilità del prodotti.

Le associazioni di categoria

«L’igiene e la buona condizione dei macchinari sono una priorità per ogni attività del settore alimentare – afferma Nicola Guariglia, presidente dell’associazione panificatori della provincia di Salerno – È indispensabile che ogni cliente sia tutelato, tengo a sottolineare, però, che noi siamo sempre disponibili a dare una mano a mettersi in regola per qualche collega che, per qualsiasi problema, è rimasto un po’ indietro che le stringenti normative che regolano il settore. Ai colleghi ricordo che ci sono tanti fondi a disposizione per rinnovare e qualificare la propria offerta e quindi basta chiedere a noi o a consulenti preparati come adire questi aiuti». E dal mondo delle macellerie: «Benvengano i controlli come è giusto che sia, ricordo che ci sono fondi a disposizione per ammodernare locali e macchinari e i colleghi che ne avessero bisogno possono rivolgersi per informazione o ai loro consulenti o alle associazione di categoria – afferma Matteo Accurso , presidente provinciale Federcarni – Ricordo anche che è facile perdere la tracciabilità e che occorre fare grande attenzione per evitare di incorrere in sanzioni. La tracciabilità è fondamentale per consentire al consumatore di conoscere tutto sul prodotto che acquista, dove ne potrebbe trarre il riconoscimento di un prodotto di qualità».

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