Parco del Cilento, nomina di Pellegrino: «Lavoreremo perché il bello diventi anche utile» | VIDEO

La discussione sulla proposta di nomina di Tommaso Pellegrino come nuovo presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si concluderà la prossima settimana con il voto della commissione. Poi Pellegrino sarà ufficialmente il nuovo presidente dell’ente. «Sindaco e ottimo parlamentare nel passato», dice Ermete Realacci, presidente della Commissione, in apertura, durante l’audizione che si è svolta martedì pomeriggio nella Sala Mappamondo della Camera dei Deputati. «Una figura adeguata al ruolo, la persona giusta per un rilancio della missione del Parco» è il commento unanime anche in Cilento, che da anni aspetta una svolta nell’ente, dopo i due di commissariamento dell’era Troiano.

Iannuzzi introduce La discussione sulla proposta di nomina, frutto dell’intesa fra il ministro Galletti e il governatore della Campania, De Luca, è iniziata con la relazione dell’onorevole Tino Iannuzzi, che ha sottolineato «la competenza, la conoscenza profonda dei territori, la sensibilità di Tommaso Pellegrino – sempre dimostrata nel suo percorso istituzionale – per la tutela ambientale, la valorizzazione delle aree protette, lo sviluppo eco-compatibile, necessarie per guidare il Parco con autorevolezza ed efficienza».

Parola a Pellegrino Il presidente, nella sua relazione, ha presentato il territorio del Parco poi ha dato accenno del suo piano programmatico: «Vorrei provare a costruire un Parco che sia capace di far diventare il bello anche utile – ha detto Pellegrino – mantenendo intatti i principi dell’area, un parco accessibile e senza barriere, capace di produrre energie rinnovabili, con rifiuti zero e mobilità ecosostenibile, con al centro le università per formare i nostri giovani. I propostiti sono tanti – ha concluso – ma in sinergia anche con le realtà virtuose già presenti, sono certo che il nostro Parco saprà ripartire». In sintesi «opportunità e non più vincoli»

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