Perplessità su 40enne scomparso nel Cilento: si teme il peggio, ma c’è chi l’ha visto su un’altra bici

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Perplessità su 40enne scomparso nel Cilento: si teme il peggio, ma c’è chi l’ha visto su un’altra bici

Sono ore di angoscia per i familiari di Giovanni Oricchio (nella foto), il 40enne scomparso da Ascea giovedì sera intorno alle 19 e mai più ritrovato. L’uomo ha lasciato la propria abitazione a bordo di una bicicletta, la sua, quella che utilizzava sempre, ogni mattina. Soffre di disturbi mentali e in passato è stato sottoposto anche al trattamento sanitario obbligatorio. «La famiglia di Oricchio non la conosco personalmente, non sono originari di Ascea, anche se vivono da decenni nel nostro comune», questo è l’unico commento che rilascia il sindaco, Pietro D’Angiolillo. A lavoro da più di quaranta ore ci sono i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, agli ordini del capitano Alessandro Starace, la guardia costiera di Palinuro, i vigili del fuoco del distaccamento di Vallo della Lucania e del comando di Salerno, e i vigili urbani di Ascea. Ieri pomeriggio, venerdì, su lungomare di Ascea sono stati ritrovati gli indumenti di Oricchio, un cappellino e il maglione, e la sua bicicletta. Gli unici indizi a disposizione degli inquirenti avevano fatto temere il peggio, ma poi arrivano due testimonianze che riaccendono la candela della speranza: due cittadini del posto affermano di aver visto il 40enne a bordo di un’altra bicicletta, diversa da quella ritrovata, nel centro del paese. Il primo testimone è sicuro di averlo visto intorno alle 9, mentre il secondo un’ora più tardi. Le ricerche sono concentrate soprattutto in mare, nello specchio d’acqua antistante il litorale cilentano. Ma alcune squadre dei carabinieri stanno setacciando l’entroterra. Al momento nessuna ipotesi è esclusa. 

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