Pertosa-Auletta, presa d’atto della sentenza della Corte di Cassazione mette fine alla storica diatriba sulla Grotta dell’Angelo
| di Pasquale SorrentinoE’ stata pubblicata, a distanza di circa tre settimane dal consiglio comunale monotematico, la delibera del Comune di Auletta sulla presa d’atto della sentenza della Corte di Cassazione del 2013, notificata nel 2014, dando mandato agli uffici comunali per gli atti consequenziali ai fini dell’acquisizione delle Grotte al patrimonio comunale di Auletta. Si tratta dell’atto finale della diatriba che ha portato i Comuni di Pertosa e Auletta in Tribunale in merito al possesso della Grotta dell’Angelo e al conseguente, nel 2014, cambio del nome.
Il sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, ha dato il benvenuto a tutti i presenti, in particolar modo, a coloro i quali hanno amministrato in passato questo Paese, ricoprendo le cariche di sindaco, di assessore comunale e di consigliere comunale. «Ho convocato questo Consiglio Comunale di “Ratifica Sentenza Corte di Cassazione respinta Usi Civici – Grotte dell’Angelo – Provvedimenti”: per un motivo strettamente politico e già in passato qualche precedente amministratore aveva sollecitato la presa d’atto della sentenza, un’attività certamente da espletare, ma che è stata rimandata al solo scopo di evitare equivoci nei confronti del Comune limitrofo di Pertosa, visti i rapporti straordinari con i precedenti e gli attuali amministratori, verso i quali tale azione avrebbe potuto essere interpretata come un affronto». La ratifica richiamata nell’oggetto è da intendersi come presa d’atto della sentenza.
Durante il consiglio comunale il primo cittadino ha ricordato anche la situazione della Fondazione Mida con i rapporti non idilliaci con il presidente Francescantonio d’Orilia. «Il mandato del Presidente della Fondazione MIdA è scaduto l’8 febbraio e se non si ha ancora un nuovo Presidente è perché vi sono anche delle responsabilità del Sindaco di Pertosa che, per quanto persona stimata e capace, soffre di indecisioni».
Altri interventi hanno riportato il filo del consiglio verso la ratifica della sentenza (anche se occorre registrare diverse discussioni sul ruolo della Fondazione e di D’Orilia) e Pessolano ha annunciato che per parlare di queste problematiche sulla Fondazione sarà plausibile un consiglio comunale tra le due amministrazioni. Il consiglio comunale si è chiuso con la presa d’atto della sentenza della Corte di Cassazione e si è dato mandato agli uffici comunali per gli atti consequenziali ai fini dell’acquisizione delle Grotte al patrimonio comunale di Auletta.
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