Piaggine, prosciolto ex direttore De Vita. Il giudice: «Nessun abuso di potere e violazione di legge nel taglio della faggeta»

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Piaggine, prosciolto ex direttore De Vita. Il giudice: «Nessun abuso di potere e violazione di legge nel taglio della faggeta»

Nessun abuso di potere e nessuna violazione di legge nel taglio della faggeta di Piaggine. E’ quanto stabilito dal giudice dell’udienza preliminare presso il tribunale di Vallo della Lucania, Sergio Marotta, che ha prosciolto da ogni addebito l’ex direttore del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, Angelo De Vita, il responsabile dell’Ufficio tecnico del Parco, Ernesto Alfano, il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Piaggine, Angelo Prinzo e gli esecutori materiali delle opere perché il fatto non sussiste. 

Il giudice ha così respinto la richiesta di rinvio a giudizio depositata dalla dottoressa Ivana Niglio che aveva contestato a tutti gli imputati di avere – in concorso tra di loro, con condotte separate ma succedanee ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso rilasciato pareri ed autorizzazioni illegittime in contrasto con il Piano di assestamento forestale, le norme di attuazione del Piano del Parco e la stessa Legge istitutiva del Parco – abusato dei loro poteri consentendo il taglio e l’espianto di oltre 600 piante di alto fusto nell’ambito del sito d’interesse comunitario denominato ‘Monte Cervati, Centaurino e montagne di Laurino’ nonché nella zona di protezione speciale denominata Monte Cervati e dintorni, istituita dalla direttiva europea ‘Uccelliconservazione degli uccelli’.

Si ricorderà che la vicenda fu sollevata da Tommaso Pellegrino all’epoca deputato al Parlamento per il gruppo dei Verdi, che aveva presentato una interrogazione parlamentare con la quale l’attuale presidente denunciava il taglio di 2201 faggi a fronte dei 63986 presenti sulla particella interessata dal taglio e contro 1.650.000 faggi presenti in tutte le zone protette del Comune di Piaggine. Il responsabile dell’area tecnica del Parco (anche ad oggi) Ernesto Alfano, è stato assistito dall’avvocato Michele Capano, mentre il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Piaggine, Michele Prinzo, dall’avvocato Gaetano Di Vietri.

Mentre a difendere le ragioni dell’ex direttore del Parco, Angelo De Vita, ritornato alla sua cattedra di ingegneria all’Università degli Studi dell’Aquila, dopo la fine del suo incarico nella nuova gestione del presidente Pellegrino, è stato l’avvocato Franco Maldonato. 

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