Piccoli Comuni, 100 milioni per tutela e rilancio, Iannuzzi: «Ad hoc per la nostra piccola grande Italia»

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Piccoli Comuni, 100 milioni per tutela e rilancio, Iannuzzi: «Ad hoc per la nostra piccola grande Italia»

L’Italia, si sa, è la terra dei piccoli comuni, quelli con una popolazione inferiore a 10mila abitanti: 5.585 su 7.998, dunque il 70 per cento. Amministrano il 52 per cento del territorio ma ospitano solo 10 milioni di cittadini. Un paradosso che sottolinea la reale difficoltà di gestione. Dopo tre anni in cui è rimasta bloccata a Montecitorio, la legge sui piccoli comuni è stata approvata all’unanimità dalla Camera dei deputati nei giorni scorsi. Un disegno di legge che sotiene e valorizza i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali. Sul piatto ci sono 100 milioni per finanziare un ‘piano pluriennale’. Ora il provvedimento per essere esecutivo, passa all’esame del Senato dove si è sempre arenato. 

«Sono molto soddisfatto. – ha spiegato il deputato Tino Iannuzzi, relatore del provvedimento insieme a Enrico Borghi e Antonio Misiani, dapprima nelle Commissioni riunite Ambiente e Bilancio e, poi, nell’Aula di Montecitorio – Una proposta di legge nata dalla felice intuizione di Ermete Realacci che ho sottoscritto e condiviso dal primo momento, perché vuole valorizzare quella piccola grande Italia, che esiste nel sentimento profondo del Paese».

«Un testo e lavoro importante e intenso che mira a promuovere i Piccoli Comuni – ha proseguito Iannuzzi al giornale del Cilento –  recuperando popolazione residente, rilanciando le attività economiche e salvaguardando i servizi pubblici. Una proposta che va nella direzione di rilanciare la Piccola Grande Italia, che incrocia valori, tradizioni, bellezze con innovazione, tecnologie e green economy.  Il presidente Carlo Azeglio Ciampi li chiamava borghi storici, come parte integrante della nostra identità e della nostra Patria». Per le aree dei Piccoli Comuni è previsto un fondo pluriennale di 100 milioni dal 2017 al 2023, che serve per finanziare progetti specifici.  «Ci auguriamo di renderlo definitivo, stabile ma di incrementarlo», dice Iannuzzi, sottolineando l’utilizzo per riqualificare i centri storici, contrastare il dissesto idrogeologico – spiega ancora Iannuzzi – ma anche acquisire case cantoniere o stazioni ferroviarie disabilitate, che è il mio disegno di nella parte sui centri storici».

Una proposta che favorisce anche la diffusione di prodotti provenienti da filiera corta o a chilometro utile. «E’ previsto lo sviluppo della rete a banda ultra larga in tutte le piccole comunità per la connessione della rete veloce ed ultraveloce», continua Iannuzzi. «Si tratta di una legge molto importante in Campania, che ha 335 piccoli comuni su 550, 106 su 158 in provincia di Salerno. Comuni dai quali arrivano grandi prodotti d’eccellenza: penso al fico bianco, all’olio extravergine, alla Mela annurca, ai vini Doc. E’ un patrimonio inestimabile da tutelare e rilanciare – ha concluso il parlamentare – una grande opportunità per il nostro Paese».

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