Il sindaco Festa: all’interno del Principato di Salerno, il Cilento che ruolo avrà?

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Il sindaco Festa: all’interno del Principato di Salerno, il Cilento che ruolo avrà?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono certe le notizie che in Provincia, a Salerno, daranno priorità alla formazione del “Principato di Salerno”. Il  progetto, voluto dal presidente Edmondo Cirielli potrebbe soppiantare l’idea della “Grande Lucania”.
Sedici comuni fra il Cilento e il Vallo di Diano, già da qualche tempo, avevano aderito e promosso l’abbandono della Campania e il passaggio alla Basilicata, fino all’ultima adesione del comune di Sala Consilina che c’è stata poco tempo fa, quando ha  approvato il quesito referendario per l’ accesso del suo territorio alla Basilicata.
Fra i comuni ‘storici’ reattivi a questo passaggio, c’è Pisciotta che, con una delibera, è stato fra i primi ad aderire all’idea della ‘Grande Lucania’.

Il sindaco Cesare Festa, si ferma adesso, un attimo a riflettere su quanto sta succedendo, osserva questa nuova realtà, il dominio del ‘Principato’, che si impone da Salerno e ci dice che ovviamente ora va vista quale delle due idee è praticabile, anche da un punto di vista procedurale.
“Molto spesso si lanciano queste iniziative più per un’azione mediatica, anziché arrivare ad un risultato concreto”.
Il suo pensiero sulla questione federalismo o scissione qual’è?
“ Sembrerà anacronistico, ma io sono per lo Stato nazionale, all’interno del quale poi le autonomie locali devono avere il loro ruolo. Sono contrario alla istituzione delle Regioni anche se è prevista dalla Costituzione. Sono per potenziare i comuni, per dare loro maggiore forza perché creare altre articolazioni territoriali, sulla base dei risultati raggiunti dall’istituzione delle Regioni in avanti, soprattutto, per quanto riguarda il Mezzogiorno d’Italia, non sono positivi. E quindi c’è bisogno ancora di riflettere, io non mi esprimo perché voglio parlare con cognizione di causa”
Al momento, sembra di capire, lei appoggia la posizione di Caldoro.
“ No. Io appoggio il territorio. Voglio capire se questa iniziativa del ‘Principato di Salerno’ si configura anche come una possibilità di sviluppo per questa parte di territorio. Ritengo che al momento il Cilento sia lontano da Napoli, ma ritengo che sia lontano anche da Salerno, e quindi qui si deve fare un discorso di interessi ‘territoriali’. Cioè il Cilento, voglio capire, all’interno di questa ipotetica nuova Regione, che ruolo avrà, che spazio avrà, perché io sono uno strenuo difensore del mio territorio. Non voglio scatenare conflitti di tipo territoriale, però manco possiamo, come cilentani, essere sempre trattati alla stregua di quelli che battono i piattini mentre gli altri decidono. Faccio un esempio: l’aver già intitolato l’aeroporto di Pontecagnano ‘Costa d’Amalfi’… quando si poteva pure aggiungere : ‘e Costa del Cilento’. L’aeroporto di Pontecagnano è stato asservito anche al nostro turismo. Come si è visto, le cose hanno preso un’altra piega. Non voglio dare l’impressione di chi fa del localismo becero o leghismo all’incontrario, però come cilentani dobbiamo farci innanzitutto l’esame di coscienza, spesso, quando è il momento di decidere, ci dividiamo, ognuno fa il piccolo sabotaggio. Io voglio capire, ripeto, all’interno del Principato di Salerno, il Cilento che ruolo avrà.
Per capire questo si aspetta che si faccia il Principato?
Adesso siamo alle fasi di avvio dell’iniziativa, man mano si chiariranno i contenuti. Fino ad ora sono titoli dei giornali. Ho richiesto e mi è stata mandata una relazione perché voglio fare le cose con cognizione di causa per sapere, se debbo fare una scelta, cosa vado a scegliere, altrimenti non farei una operazione corretta  e responsabile.

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