Bersani in testa. Tra cautela e polemiche i primi dati del voto

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Bersani in testa. Tra cautela e polemiche i primi dati del voto

Ignazio Marino, candidato alle primarie del PD, esulta per lo straordinario risultato di queste prime votazioni che gli consentiranno sicuramente un buon risultato nella corsa finale, prevedendo delle grosse sorprese. Appena due mesi fa, la sua mozione non esisteva neppure e in soli 60 giorni è stato in grado di costruire una proposta tanto credibile da meritare la fiducia di tanti iscritti.
I risultati, al momento attestano Pierluigi Bersani al 55%, Dario Franceschini al 35,6%, Ignazio Marini all’8,7%. Bersani è in testa, dunque. Bisogna, comunque, essere molto cauti. Infatti, venerdì 18 settembre i votanti dei circoli territoriali sono stati il 6,1% (50.485 iscritti) rispetto al totale nazionale di 824.125 iscritti. Si tratta di risultati riferiti ad un numero ancora limitato di congressi di circoli. Come si è già detto, il termine ultimo per il voto dei circoli è il 30 di questo mese, dopo di che si conoscerà il voto definitivo di tutti i tesserati del PD.
Il dato certo è che Bersani con la sua mozione sono in testa. Tuttavia, incominciano le prime polemiche. Incertezze vengono espresse del candidato Marino. In una nota, infatti, denuncia alcune imperfezioni in Calabria e Campania circa le modalità di voto che, in certi casi, sono state alquanto infelici.
In Calabria, nel circolo di Santa Maria di Catanzaro, pare che su 172 iscritti al PD, i voti della la mozione di Bersani (180) sommati a quelli della mozione Franceschini (36), superino di gran lunga il numero del totale degli iscritti. Sempre in Calabria, in alcune sezioni, sarebbero state messe tre urne, una per ogni candidato. Ci si chiede dove è finita la segretezza del voto. In Campania, sembrerebbe che si sia registrato un aumento davvero strepitoso delle iscrizioni che in alcune aree, pare, siano superiori agli elettori delle ultime elezioni. Per quanto riguarda il risultato finale,
di questa prima fase del voto, Marino è certo di superare brillantemente lo sbarramento del 5% nazionale necessario ad accedere alle primarie. Questo è il quadro nazionale.
A Camerota, dove il circolo ha votato domenica scorsa, i risultati danno in netto vantaggio la mozione Bersani. Dei 67 regolarmente iscritti, 41 tesserati hanno espresso il proprio voto come segue: mozione Bersani 38 voti; Franceschini 2 voti; Marino 1 voto.

Alla mozione Bersani erano collegate due liste, una proposta da  Bassolino/Valiante, che ha riportato 27 voti e l’altra dalla lista proposta da De Luca con 7 voti, e 4 voti relativi alla sola mozione.

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