Prima a Roma del film «Il sindaco pescatore», sindaci del Cilento: «Forte emozione»

| di
Prima a Roma del film «Il sindaco pescatore», sindaci del Cilento: «Forte emozione»

C’è attesa in Cilento per il racconto che Raiuno ha fatto sulla storia di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola, e che andrà in onda il prossimo lunedì. Intanto, a Roma, venerdì mattina al cinema Barberini, autorità, familiari e amici hanno visto la prima del film tv de Il sindaco pescatore. Alla presentazione erano assenti tutti i sindaci del Cilento, tranne i primi cittadini di Caselle in Pittari, Roscigno e Castelnuovo Cilento, che invece erano seduti in platea insieme al presidente della Fondazione Vassallo, Dario Vassallo, a Sergio Castellitto, al regista Maurizio Zaccaro, ai familiari di Vassallo e al presidente del Senato Pietro Grasso. Non solo: tra i presenti anche Dario Barbirotti, ex consigliere Regione Campania, Claudio Broglia, senatore della Repubblica Italiana, membro della Commissione Bilancio e sindaco di Crevalcore, Stefano Vaccari, senatore della Repubblica Italian e membro della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.

Il film Andrà in onda lunedì 8 febbraio in prima serata su Raiuno «Il sindaco pescatore» che ripercorre le tappe fondamentali della vita del sindaco di Pollica. Nei panni di Vassallo c’è l’attore Sergio Castellitto. Nel cast anche Anna Ferruzzo, Salvatore Cantalupo, Fabrizio Contri, Renato Carpentieri e il valdianese Andrea Di Maria nei panni del figlio Antonio. «Abbiamo voluto raccontare con un film, la storia di Angelo Vassallo brutalmente assassinato – spiega la produzione (Rai Fiction e Solaris Media) – un uomo coraggioso, un eroe nazionale, un esempio di ‘Bella Politica’». 

Le polemiche Alla prima proiezione del film dedicato a Vassallo sono stati invitati a partecipare solo tre sindaci del Cilento: Pino Palmieri, di Roscigno, Eros Lamaida, di Castelnuovo Cilento e Maurizio Tancredi, primo cittadino di Caselle in Pittari. Alla loro attenzione è arrivato l’invito personale della Fondazione presieduta da Dario Vassallo, fratello del sindaco Pescatore. Assenti tutti gli altri, più o meno 80. «Perché io dovrei invitare queste persone che non si sono mai curate della figura di mio fratello ed hanno, in molti casi, osteggiato l’operato della Fondazione a lui intitolata?», ha spiegato la decisione Dario Vassallo. «Angelo non avrebbe gradito. – ha replicato Andrea Salati, sindaco di Gioi, il giorno dopo – E mai si sarebbe sognato di trovarsi in una situazione che lo vedeva isolato dai suoi colleghi rappresentanti del territorio che tanto amava. Non si capisce il perché di questa presa di posizione, per carità del tutto legittima, da parte della fondazione diretta da Dario Vassallo, che si accanisce contro i sindaci e il territorio cilentano sovvertendo la volontà e l’operato del proprio grande congiunto».

Pino Palmieri Tra i presenti a Roma alla prima c’era il sindaco di Roscigno. «La testimonianza di Castellitto è stata molto importante ed è un film da portare nelle scuole per far conoscere la buona politica. – ha commentato al Giornaledelcilento.it  Pino Palmieri – È emerso il sacrificio personale dell’uomo e non del politico, oltre la sensazione d’isolamento dovuta alla continua lotta per la legalità». L’ha definita «una presentazione m olto bella e realistica». « Peccato – ha aggiunto Palmieri – che un territorio come il Cilento era totalmente assente a prescindere dagli inviti personali di Dario Vassallo». 

Maurizio Tancredi «Molto emozionante, l’interpretazione di Castellitto è straordinaria. Noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscere Angelo abbiamo avuto la sensazione di rivivere per un momento questa esperienza fatta quando lui era in vita – ha commentato il sindaco di Caselle in Pittari, Maurizio Tancredi, al Giornaledelcilento.it, anche lui come Lamaida e Palmieri presente a Roma – Il film ha evidenziato l’esempio di una persona che si è data da fare per raddrizzare le sorti del suo paese, riuscendoci in gran parte. E’ stato bello ritrovare tutta la famiglia, il segretario comunale vicino a Vassallo». Tancredi ha commentato la decisione della Fondazione di invitare solo tre sindaci cilentani come una scelta «sulla quale non possiamo mettere il naso», «nel senso che – ha detto il primo cittadino – probabilmente si fonda su rapporti che ci sono e ci sono stati e sui quali non possiamo dire nulla. Poi è diventato un caso politico perché è sembrato come se fosse un modo per tenere fuori lontani e fuori altri classificandoli come buoni e cattivi, ma non è stato così. Dario ha scelto in base ai suoi rapporti. La polemica accesa per l’ennesima volta non fa bene al territorio». Tancredi in chiusura ha ribadito «la grande emozione in sala» durante la presentazione del film: «Angelo ha fatto il suo dovere da sindaco, far prevalere la legalità e affermare i principi della giustizia». 

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata