Cisl Salerno: “Non c’è nulla da festeggiare, sarà giornata di riflessione”

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Cisl Salerno: “Non c’è nulla da festeggiare, sarà giornata di riflessione”

Un giorno di lavoro come gli altri. In questo modo la Cisl Salerno passerà il primo maggio, per protestare contro istituzioni e imprenditori locali su quanto sta accadendo in provincia sul fronte occupazione. "Lavoreremo come tutti i giorni, perché credo ci sia poco da festeggiare", ammonisce il segretario della Cisl Salerno, Giovanni Giudice. "Nell’arco di quest’anno due colossi come l’Alvi e Cavamarket hanno messo in ginocchio più di 2000 lavoratori e nessuno fa nulla per sistemare una situazione sempre più verso il collasso". Giudice è un fiume in piena e non risparmia critiche neanche alle istituzioni riguardo alla questione delle infrastrutture: "L’aeroporto di Pontecagnano continua a non decollare e la politica ancora litiga sulla gestione. Servono privati seri e concreti, che si diano da fare per rilanciare il turismo attraverso lo scalo salernitano. Non parliamo poi della Salerno – Reggio Calabria, la regina delle opere incompiute. Sempre più abbandonata a se stessa, con i vertici dell’Anas che ad un certo punto hanno pensato anche di farci pagare il pedaggio nei primi 100 chilometri, cosa che avrebbe penalizzato non poco i cittadini della provincia di Salerno". Un primo maggio di riflessione, che per Giudice deve aiutare a ritrovare la strada giusta per l’economia locale: "Sono tante le vertenze aperte, dai lavoratori dell’Asl Salerno, illegittimamente privati del loro stipendio, a quelli dell’Alcatel Lucent di Battipaglia , sul quale, dopo quasi un anno di trattative, si discute ancora del futuro dello stabilimento per rivendicare le migliori condizioni per i lavoratori. E’ un momento difficile per Salerno e la Campania che vivono un periodo storico molto complicato". Per il leader del sindacato di via Zara "c’è bisogno di unità di intenti, anche tra i sindacati". "Insieme alle altre confederazioni bisogna chiedere un tavolo istituzionale alla Prefettura o all’Ente Provincia, per affrontare il problema nel suo insieme. Questo deve essere un primo maggio che rilanci il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Basta con le morti bianche, basta con gli infortuni. Sì alla dignità del lavoro e non allo sfruttamento, come sta accadendo negli ultimi tempi perché poca offerta e molte attese". Infine, Giudice si sofferma anche sulla questione dei negozi aperti nel giorno della festa dei lavoratori, schierandosi al fianco degli addetti alle vendite: "Smettiamola di aprire le attività commerciali il primo maggio. E’ festa del lavoro anche per i commessi".

Ufficio Stampa Cisl Salerno

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