«Pronto, è il sindaco di Vallo della Lucania?», e lui: «Siete ignoranti. Vi denuncio»

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«Pronto, è il sindaco di Vallo della Lucania?», e lui: «Siete ignoranti. Vi denuncio»

Squilla il telefono di Toni Aloia, sindaco di Vallo della Lucania, mentre dall’altra parte a chiamarlo è Marco Santangelo, giornalista del giornale del Cilento. Può essere un’occasione buona per il sindaco per fare chiarezza sulle varie polemiche e questioni, note ai lettori di questo giornale, emerse negli ultimi tempi a proposito della cittadina cilentana. Sulla questione del commercio, ad esempio, come su quella della piazza, del teatro, o, ancora, dei sensi di marcia e altro. Una versione la sua che anche questa volta i lettori non potranno conoscere perchè il sindaco ha preferito sfruttare la telefonata per dire al giornale che questi giornalisti «sono vergognosi e si devono vergognare» perchè «scrivete solo articoli contro questa amministrazione». Avrebbe potuto spiegare, il sindaco, qualche ragione a favore della sua amministrazione e del suo operato e invece: «Mi date colpa anche quando non ne ho. Pubblicate cose assurde». A parere del primo cittadino questo giornale non informa i cittadini vallesi dei fatti di interesse pubblico, ma risponde a logiche di «amici», senza citare quali: «Pubblicate cose assurde. Non vi preoccupate, l’anno prossimo fate candidare i vostri amici, per me non è un problema, chi vince va a governare. E vi togliamo il disturbo, non è un problema. E’ vergognoso da persone umane proprio». In attesa che il sindaco gentilmente ci informi sui nomi degli amici che questo giornale favorirebbe a scapito di altri e in attesa che il sindaco decida di rapportarsi con questo organo di informazione, offrendo la sua versione sui fatti e magari aiutando i cittadini vallesi a comprenderli meglio, anche grazie al contributo del suo punto di vista, non possiamo non raccontare anche qualche altro dettaglio più colorito della telefonata: «Siete degli ignoranti. Adesso vi prendete una denuncia». Riproveremo a fare qualche domanda al sindaco certi che la prossima occasione sarà da lui sfruttata opportunamente. 

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