Verso lo scioglimento del Consorzio. Si attende il decreto del governo, la gestione passerà alla Provincia

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Verso lo scioglimento del Consorzio. Si attende il decreto del governo, la gestione passerà alla Provincia

La gestione del servizio di raccolta dei rifiuti nella provincia di Salerno è destinato, a breve, ad una riorganizzazione rispetto alle diverse competenze e strategie. Il punto centrale di quello che sarà il nuovo assetto, ancora da declinare, è quello dello scioglimento dei consorzi e dell’accentramento nell’Ente Provinciale delle competenze in materia; su tali prospettive si è discusso nell’ambito di un’assemblea svoltasi qualche giorno fa al Consorzio di smaltimento rifiuti Salerno4. A margine dell’incontro, il presidente del Corisa4, Erminio Signorelli, ha spiegato: "La normativa attuativa della legge regionale, la sentenza della Corte Costituzionale e l’atteso decreto legge governativo che porrà fine alla gestione commissariale del servizio di raccolta rifiuti aprono ad una serie di problematiche per l’immediato futuro. Noi già da tempo avevamo cominciato ad affrontarle, seguendo due direzioni: una è quella di cedere le quote della nostra società di servizi Yele direttamente ai Comuni, poichè nessuna legge di livello nazionale prevede lo scioglimento delle società di proprietà dei Comuni. Questo per garantire il servizio, fin quando non si farà la riorganizzazione del territorio per ciò che concerne i servizi esistenti. Dunque insieme agli altri Comuni evitare che, nel momento in cui vengono sciolti i Consorzi, si crei un vuoto e non ci sia più un ambito dove si possa discutere delle questioni riguardanti i rifiuti. Rispetto alla problematica del futuro assetto, stiamo aspettando il decreto del governo che ci dirà con quali tempi la Provincia rileverà gli impianti e i servizi, e in che modo bisognerà organizzarsi. Diventa prioritaria pure l’esigenza di assicurare i finanziamenti, per poter pagare i lavoratori. Noi speriamo che la Provincia attui immediatamente l’approvazione del ruolo per riscuotere immediatamente i soldi del 2010 e avere le risorse dai cittadini per poter assicurare il pagamento delle spese relative al servizio di gestione, dagli impianti alla raccolta nei singoli comuni. Dall’anno prossimo, perciò, dovrebbe cessare la riscossione diretta da parte dei Comuni. Anche su questo aspettiamo il decreto ".

Il rischio che sembra profilarsi all’orizzonte con l’avvento della gestione provinciale è quello di un rincaro delle tasse a carico dei cittadini del Cilento, susseguente ad una unificazione di situazioni territoriali ed economiche molto disomogenee.

Riguardo al sequestro del sito di trasferenza dei rifiuti di Castelnuovo Cilento, Signorelli ha precisato che il Cosorzio ritiene di poter giungere alla risoluzione dei problemi, poichè, a suo dire, le autorizzazioni c’erano e c’è stato solo un problema di interpretazione della norma, rispetto al conferimento dell’umido. Inoltre, l’impegno preso durante l’assemblea è quello di assicurare al Comune di Castelnuovo che la gestione dell’area avverrà seguendo le disposizioni date dall’Arpac e scaturiti dai diversi controlli effettuati. Sulla situazione attuale: "I costi sono aumentati; i rifiuti dei comuni piccoli, per quanto riguarda l’indifferenziata, sono stati dirottati verso gli altri siti autorizzati della zona, in attesa che si sblocchi la situazione dell’area a Castelnuovo. Per l’umido abbiamo chiesto provvisoriamente di conferirlo a Vallo Scalo con un’autorizzazione specifica del Commissariato".

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