Camerota, 27enne morto in discoteca. Testimone: «Io c’ero, ecco cosa è successo»

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Camerota, 27enne morto in discoteca. Testimone: «Io c’ero, ecco cosa è successo»

Una tragedia inaspettata ma per molti versi annunciata quella che è accaduta ieri notte a Marina di Camerota dove un ragazzo di 27 anni di Napoli ha perso la vita nella discoteca Il Ciclope. Un masso gli è precipitato sulla testa e lui è morto sul colpo. Un incidente che ha scioccato i giovani e quanti si trovavano all’interno del locale. Al suono delle sirene dell’ambulanza, sembra che sul posto ne siano giunte tre, si pensava a qualcuno che si fosse sentito male, ma altri all’improvviso hanno asserito: «C’è un ragazzo con la testa spaccata in due». A raccontare quei momenti drammatici è proprio uno dei tanti giovani che quella tragedia l’ha vista con i propri occhi mentre si trovava dentro quella caverna, frequentata in estate da migliaia di ragazzi. Non è la prima volta che dei massi si staccano dalle pareti della grotta e chiunque avrebbe potuto ferirsi o addirittura morire. «Quando è successo io ero dentro, abbiamo sentito le sirene e abbiamo chiesto cosa era successo, pensavamo si trattasse di qualcuno che si era sentito male con la droga – racconta il ragazzo, ancora incredulo dell’accaduto -. Invece un ragazzo che ha visto la scena ha detto che un masso è caduto in testa a questo povero Cristo e gli ha spaccato la testa in due». Il ragazzo che assistito alla macabra scena è di origini napoletane, un conoscente della vittima. «Inizialmente sono rimasto indifferente ho pensato che come al solito qualcuno aveva esagerato, ma quando ho capito sono rimasto rabbrividito al solo pensiero che io o qualche mio amico potevamo tranquillamente essere al suo posto», continua il racconto del giovane. Attimi drammatici. Scene strazianti. Poi sono arrivati i carabinieri. C’era una confusione totale. Persone che scappavano ovunque. La musica si spegne. Le urla sono ancora più forti. «Un fatto è chi cerca la morte con le sue mani e un altro è morire per colpa dei soldi – spiega il testimone -. Loro sapevano che la discoteca era insicura perché dopo la serata dell’8 agosto dell’anno scorso iniziarono a cadere massi e per un motivo futile come il denaro hanno preferito giocare con la vita dei ragazzi».

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