Cirielli: assenti da Caldoro perché finora inascoltati

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Cirielli: assenti da Caldoro perché finora inascoltati

Un messaggio inequivocabile alla vigilia di una settimana fondamentale per il Pdl in viste delle elezioni regionali. Ieri mattina il presidente della Provincia di Salerno, a margine di un incontro con Erminia Mazzoni europarlamentare Pdl, ha spiegato i motivi della sua assenza all’apertura della campagna elettorale di Stefano Caldoro. Domenica sera al Grand Hotel, infatti, non è passato inosservato il forfait del presidente della Provincia e di tutti i più stretti collaboratori. «Era giusto ribadire – ha spiegato Cirielli – che la comunità provinciale del Pdl deve essere presa in considerazione in maniera forte e seria dal partito».
Cirielli ha poi aggiunto di essere in perfetta sintonia con Ignazio La Russa, attuale Ministro della difesa, specificando che tra i due non c’è assolutamente polemica. «Sono d’accordo al 100% con quello che ha detto. Non condivido, invece, l’interpretazione che in molti hanno dato di un eventuale rimprovero nei miei confronti. Noi dobbiamo fare liste forti e competitive con l’obiettivo di includere le persone. Non di escluderle, come forse qualcuno vuol fare. Alle regionali dovranno partecipare persone in grado di portare valori non solo numerici ma qualitativi. Qui a Salerno ci attende una sfida importante: il candidato del centrosinistra è molto radicato qui».
Alla base di quest’ennesimo scontro tra le due anime salernitane del Pdl c’è anche, se non soprattutto, la questione Alberico Gambino. L’ex sindaco di Pagani, fortemente sponsorizzato dallo stesso Cirielli e da Nicola Cosentino, coordinatore regionale, potrebbe restare impigliato nelle maglie del codice etico che il Pdl vuole utilizzare per la selezione dei candidati. «Il codice etico non è giuridico – dice Cirielli – in Italia si è colpevoli solo in presenza di una sentenza definitiva. Lo dico con il massimo rispetto per la magistratura ma sono convinto che nel caso di Gambino sia stato commesso un errore giudiziario».

Il presidente della Provincia è sicuro che presto l’ex sindaco riuscirà a dimostrare la sua innocenza. «Gambino si è voluto far processare subito – aggiunge – se avesse atteso sono certo che il reato sarebbe finito in prescrizione. Inoltre sono convinto che il denaro dei cittadini non sia stato speso in modo improprio. I soldi sono stati utilizzati per la commemorazione di Gennaro Niglio, ex generale dell’arma dei Carabinieri ed ex capitano della compagnia di Nocera Inferiore». Oggi a Roma, intanto, si discuterà anche della candidatura di Gambino sulla quale Cirielli non ha dubbi. «Bisogna distinguere tra gli amministratori che prendono i soldi alla gente e quelli che restano invischiati nei cavilli della burocrazia. Gambino sarà un candidato forte e darà un importante contributo al nostro partito».

Intanto da Roma arriva l’ufficializzazione dei candidati salernitani alle prossime regionali. Non c’è il sindaco di Pagani Gambino che il 26 febbraio, il giorno prima della presentazione delle liste ha la causa in Appello contro la condanna per peculato. Questi gli undici indicati dai coordinatori nazionali.
Gli uscenti Pasquale Marrazzo e Salvatore Gagliano. Poi Antonio Lubritto, Antonio Episcopo, Michele Sarno, Giovanni Baldi, Fernando Zara, le donne Elvira Morena, Pina Episcopo, Monica Paolino e Eva Longo. 

 

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