Rombo di motori e palloncini bianchi, Castellabate saluta Tommaso

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Rombo di motori e palloncini bianchi, Castellabate saluta Tommaso

Il rombo dei motori, i palloncini bianchi, gli applausi. E le lacrime che rigano i volti dei tanti presenti. Castellabate saluta così Tommaso Gorga, il 15enne di Castellabate, morto in un tragico incidente stradale sabato pomeriggio lungo la Via del Mare, poco prima del bivio di Ogliastro Marina. La cornice è quella della piazzetta, antistante la chiesetta di Ogliastro Marina, per accogliere la “folla” di familiari, amici, compagni di scuola, conoscenti, e di un’intera comunità che si è stretta in questo momento di dolore attorno a papà Carmine, a mamma Giovanni, e a tutta la famiglia del giovanissimo Tommy, così lo chiamavano tutti. Gentile, educato, sempre sorridente, mai una parola fuori posto, e non sono le parole di circostanza che spesso si usano in questi casi. Era davvero così Tommaso, e l’hanno sottolineato anche don Pasquale Gargione e don Bruno Lancuba, durante la cerimonia religiosa. Tutto ciò mentre a Castellabate, oggi in lutto cittadino, tutte le attività commerciali si sono fermate durante i funerali nel ricordo di Tommaso e nel rispetto di una famiglia segnata da una tragedia così grande. Gli applausi, ogni tanto, interrompono il silenzio surreale e il dolore dei familiari.

Nessuno riesce a darsi una spiegazione, mentre i due parroci accompagnano verso la vita eterna il giovane Tommaso, cercando di infondere qualche parola di conforto ai familiari. Dall’altare poi don Pasquale, su richiesta anche del papà di Tommaso, si fa portavoce di un appello affinché la morte di Tommaso non sia vana. “Il diritto alla salute deve essere uguale per tutti, senza seguire nessuna logica di interesse – dice don Pasquale – Non non sappiamo come sarebbe andata con un intervento più veloce, senza nulla togliere agli sforzi straordinari che fanno ogni giorno medici e infermieri, ma sappiamo sicuramente che si può fare di più per garantire il diritto alla salute a tutti. Così come sarebbe importante avere vicino a noi, e mi riferisco ad Agropoli, un ospedale pienamente funzionale. Ecco, allora, che la morte di Tommaso sia da monito perché il diritto alla salute e il diritto ad essere curati vengano garantiti a tutti”. Poi, la benedizione e gli amici ad accompagnarlo verso l’ultimo viaggio con moto, motorini e tanti palloncini bianchi.

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