Rottura del Comitato per l’alta velocità con l’amministrazione, D’Agostino: «Sapri merita di più»

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Rottura del Comitato per l’alta velocità con l’amministrazione, D’Agostino: «Sapri merita di più»

«La rottura del comitato per l’alta velocità con l’amministrazione comunale dimostra l’assoluta inaffidabilità ed incapacità di Gentile e Congiusti nel tutelare gli interessi della nostra città. Hanno dimostrato ancora una volta di essere inadeguati mancando di rispetto ai cittadini e i giovani di Sapri». A dichiararlo è la consigliera comunale, Donatella D’Agostino, che attraverso una nota ha mosso dure accuse nei confronti del primo cittadino di Sapri e del suo vicesindaco. «Si preoccupano solo dei fatti loro e dei loro stretti amici, guardando con attenzione solo al loro orticello. – ha aggiunto la consigliera – Sono sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta nel lasciare un gruppo che aveva promesso il cambiamento e invece ha riportato Sapri molto, molto più indietro rispetto alle condizioni in cui l’abbiamo trovata. Sono solo dei vecchi/bambini capricciosi che giocano a fare gli amministratori di una città che merita ben altro. Sapri merita molto di più, noi rimaniamo affianco al comitato nella lotta per l’alta velocità».

Ieri, il Comitato civico 1987, diventato Comitato di lotta, aveva reso nota la “rottura” con l’amministrazione comunale saprese. «Purtroppo, il dialogo è sempre stato, questa la nostra sensazione, unilaterale. – spiegano – Dunque, questa fase è oggi terminata. La Regione Campania ha votato il silenzio, sostanzialmente ignorandoci. L’amministrazione saprese ha tentato, in questi mesi, di salvare le apparenze, in realtà lavorando ai fianchi del Comitato, non per sostenerlo, ma per sfiancarlo. Ma il comitato è vivo, perché è fatto di persone e cittadini liberi. Il vicensindaco di Sapri ci ha accusati sotto la casa comunale, di aver riesumato “quattro morti” e di aver “raccontato favole”. – continua il Comitato – Questo mortifica coloro che in questi mesi si sono impegnati duramente, dedicando tempo, fatica e energie ad una lotta che l’Amministrazione avrebbe dovuto compiere insieme a noi».

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