Bocciato il progetto dell’isola ecologica, l’Amministrazione Giannì ricorre al TAR
| di Luca De MartinoIl 19 aprile la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Avellino e Salerno ha espresso parere negativo per la realizzazione di un’isola ecologica nel Comune di San Giovanni a Piro. La realizzazione era prevista su terreno di proprietà comunale in località Pietra Lata.
L’area individuata è sottoposta alle disposizioni della parte terza del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio in quanto ricadente in area tutelata per legge ai sensi dell’ex art.142 comma 1, lett. g) del D.Lgs n. 42/2004 (territori coperti da foreste e da boschi)
Inizialmente la Commissione del paesaggio il 7 febbraio ha espresso parere favorevole sul progetto in quanto “trattasi di un’opera indispensabile per il corretto smaltimento relativo al ciclo integrato dei rifiuti e dagli elaborati si evince che l’impatto a tale insediamento è limitato e mitigato attraverso la piantumazione di essenze arboree autoctone”.
Secondo l’attuale Maggioranza il sito individuato per l’opera è l’unico possibile su tutto il territorio comunale, oltre ad essere di proprietà dell’Ente.
E’ stato deciso, pertanto, di nominare un avvocato del Comune e di fare ricorso al TAR al fine di chiedere l’annullamento del provvedimento con il quale è stato espresso il suddetto parere negativo per la realizzazione dell’isola ecologica.
Alla luce di quanto detto, il sito individuato per l’opera è veramente l’unico possibile su tutto il territorio comunale? E’ possibile che non esistono altri siti di proprietà dell’Ente disponibili per la realizzazione dell’opera?
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