Continua la politica dei tagli, tra lamentele e disservizi

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Continua la politica dei tagli, tra lamentele e disservizi

di Antonio Salzano- SPI CGIL

La Sanità in Campania continua a non dare risposte alle esigenze dei cittadini e le strutture del settore, nonostante gli sforzi degli operatori, stentano a mantenere un livello di servizi accettabile. Gli anziani, i malati, coloro che si rivolgono alle ASL, ai Distretti Sanitari, agli Ospedali, spesso, malgrado lunghissimi tempi nelle liste d’attesa, non riescono ad ottenere prestazioni adeguate. Le lamentele e le denunce dei pensionati su questi disservizi hanno ormai cadenza quotidiana presso le nostre sedi. Ecco alcuni esempi: a Sapri l’Ospedale rinvia visite cardiologiche (già programmate) per mancanza di personale; a Nocera Inferiore, da mesi, una pensionata non riesce ad effettuare una colonscopia; a Battipaglia, sempre più insistentemente, corre voce che dal prossimo mese di dicembre le prenotazioni per l’esame Moc (Mineralometria ossea computerizzata), necessario soprattutto per le donne non più giovanissime, saranno bloccate. Da tempo, poi, in questa realtà territoriale , si cerca di mettere in discussione, con ipotetici interventi riorganizzativi, il servizio di geriatrìa, uno dei pochi efficienti. Sempre a Battipaglia, l’apertura del Centro Diurno per Anziani e Disabili, nonostante siano stati espletati tutti gli adempimenti, grazie anche all’azione del sindacato SPI e delle Associazioni di volontariato come l’AUSER, continua a restare in tilt. Ma non finisce qui. A luglio scorso, sempre per quanto attiene il ricovero di anziani e disabili nelle Residenze Sanitarie Assistite e nei Centri Diurni, la Regione, cercando in extremis di evitare il commissariamento del settore e di difendersi dai provvedimenti restrittivi del Governo, ha fissato, per il ricovero presso queste strutture, la soglia del reddito, per l’esenzione al pagamento del servizio, a 4.999 euro, stabilendo, tra i parametri per calcolare lo stesso, anche le indennità di accompagnamento e l’assegno sociale che, in genere, non vengono conteggiati come reddito. Questi provvedimenti, che hanno già visto la nostra opposizione immediatamente dopo la loro pubblicazione, è inutile dirlo, vanno a colpire le fasce più deboli di pensionati e cittadini. Alla luce di ciò, riteniamo necessario che l’Amministrazione di Palazzo S. Lucia metta in atto tutte le iniziative necessarie per rimuovere gli aggravi previsti e per evitare un ulteriore salasso a danno di famiglie e disabili che già incontrano non poche difficoltà per sbarcare il lunario. Rispetto a questo dato, lo Spi-Cgil di Salerno ha deciso di sollecitare la deputazione regionale salernitana ad intervenire al più presto, sia per la modifica dei provvedimenti adottati che per riqualificare il settore e frenare la politica dei tagli che il Governo sta mettendo in atto in un comparto che – come dicevamo all’inizio – già crea, ogni giorno, tanti problemi e disservizi ai cittadini di ogni età.

Fonte: dentrosalerno.it

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