Sapri, BAM! e SteamPort via dai locali per i lavori in via Ortega: la comunità chiede garanzie al Comune
| di Marianna Vallone
La notizia della chiusura temporanea della BAM! (Bottega Artistico Musicale) e dello SteamPort, a Sapri, due tra le più attive realtà culturali del territorio, ha suscitato un’ondata di reazioni tra cittadini, associazioni e operatori del settore. All’origine della decisione, l’avvio dei lavori nell’area di via José Ortega, dove sorgerà un nuovo complesso residenziale e commerciale, che dovrebbe essere destinato a ospitare forme di co-housing, co-living e botteghe artigiane.
Una nota sui social di un gruppo di liberi cittadini del Golfo di Policastro chiede chiarimenti al Comune sul futuro dell’area e di mettere nero su bianco le intenzioni rispetto alle associazioni culturali sapresi. Si legge: «Nonostante le ripetute richieste formali di accesso al progetto definitivo, non è mai stato presentato un piano dettagliato né convocati tavoli pubblici per discutere il futuro dell’area e il ruolo delle associazioni». Il timore espresso è che «promesse verbali» sostituiscano una progettualità chiara e condivisa. «Senza documenti scritti – si legge nella nota – le parole stanno a zero».
Le domande sono tante: che tipo di spazi saranno realmente messi a disposizione delle realtà culturali locali? Che ruolo avranno nella nuova visione dell’area? E soprattutto: quali strumenti burocratici garantiranno il loro ritorno – o permanenza – una volta avviati i cantieri?
Il primo cittadino Antonio Gentile ha precisato che «la struttura che ospita la BAM! non è interessata dai lavori di demolizione e che l’accesso alla sede sarà garantito anche durante i lavori, poiché l’ingresso alla Bottega non interferisce con il perimetro del cantiere». Ed ha anche spiegato «di aver incontrato una delegazione degli operatori, che avrebbero comunicato la volontà di sospendere temporaneamente le attività durante le operazioni di demolizione per evitare problemi legati alla polvere e ai disagi connessi. In alternativa, è stato chiesto l’uso del giardino di Santa Croce per le iniziative estive».
«Diverso, invece, il caso dello SteamPort, – spiega Gentile – ospitato in container metallici posizionati proprio all’interno dell’area cantiere. In questo caso, la sospensione delle attività è inevitabile, almeno fino alla conclusione dei lavori». Una soluzione provvisoria dunque secondo l’amministrazione.
La richiesta avanzata dalla BAM! è quella di una formalizzazione degli impegni annunciati dall’amministrazione comunale. In particolare, l’associazione chiede che vengano messi per iscritto gli intenti espressi verbalmente in merito alla continuità delle attività culturali nell’area di via Ortega, anche durante e dopo i lavori di rigenerazione urbana. Una richiesta che nasce dall’esigenza di tutelare la progettualità costruita negli anni e garantire continuità degli spazi pubblici destinati alla cultura.
«La preoccupazione della comunità sulla vicenda è stata molto significativa. – spiegano dalla Bam – Oltre ad avvalorare l’importanza del percorso culturale e sociale della BAM! Sul territorio, manifesta la necessità di un confronto aperto tra amministrazione e cittadini sulla gestione dello spazio publico. Ci auguriamo che tale confronto porti anche alla stipula di accordi firmati che garantiscano continuità progettuale agli spazi della BAM! e dello SteamPort».
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