Sapri, la consigliera Cartolano si dimette: terremoto nella minoranza

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Sapri, la consigliera Cartolano si dimette: terremoto nella minoranza

Terremoto nella minoranza consiliare di Sapri. Valentina Cartolano, consigliera comunale di opposizione del gruppo politico “SiAmo Sapri”, sconfitto nella tornata elettorale dello scorso 12 giugno, ha rassegnato le proprie dimissioni. La decisione arriva a distanza di poco più di due mesi dalla scelta della capogruppo Pamela Marino e della consigliera Lucia Pepice di lasciare la minoranza. Restano così nel gruppo di opposizione Anna Marmo, Nicodemo Giudice ed Emanuele Vita. Un piccolo terremoto che avrà ripercussioni negli equilibri politici e questo proprio a pochi mesi dall’inizio dell’amministrazione Gentile-Bis. Ora è la Cartolano a gettare la spugna, ufficialmente non solo per motivi personali.

La lettera
«È con grande rammarico che con la presente, lo, sottoscritta Valentina Cartolano, rassegno le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale per motivi personali. Premetto che quando ho deciso di intraprendere questa esperienza amministrativa, giunta ormai al capolinea, l’ho fatto mettendoci il cuore, a costo di aver sacrificato la mia famiglia ed i miei impegni lavorativi e di studio, cui inevitabilmente ho sottratto del tempo. Ho affrontato la campagna elettorale con inesperienza ma con determinazione, mossa dalla volonta di contribuire, per quanto nel limiti delle mie possibilità, alla crescita della nostra Sapri, ed ho riscontrato un risultato del tutto inaspettato ed emozionante, posizionandomi come prima
scelta della lista civica SiAmo Sapri. – ha scritto Cartolano nella sua lettera – Ho creduto fortemente nel gruppo di opposizione di cui finora ho fatto parte e del quale avrei potuto essere di diritto a capo, ma il mio spirito di responsabilità verso gli elettori mi ha portato a cederne ben volentieri la guida e la rappresentanza al consigliere Vita, conscia del fatto che la mole dei miei impegni familiari non mi avrebbe consentito di svolgere nella maniera più puntuale possibile il ruolo di capogruppo».

«Ora pero sento l’estremo bisogno di fare un ulteriore passo indietro e di mettere un punto alla mia
breve esperienza amministrativa. La comunione di intenti, l’amore per Sapri e la sinergia del
gruppo di lavoro che ha caratterizzato l’Opposizione non sono evidentemente bastati a creare un
rapporto che fosse davvero solido e di fiducia, almeno per quanto mi riguarda. Troppe ed avvilenti le allusioni riguardo al mio risultato elettorale, secondo qualcuno pilotato dalla stessa Maggioranza che mi avrebbe addirittura preferita, rispetto ad altri candidati non eletti, tra le fila dell’Opposizione. Ipotesi che tra l’altro mal si sposa con quello che è stato il mio percorso da consigliere comunale finora e che non mi ha visto certamente strizzare l’occhio all’Amministrazione Gentile. Ipotesi che nasce da un enorme errore concettuale: quello di ritenere che vita personale, politica ed amministrativa siano la stessa cosa. – spiega – Sono cose estremamente diverse, o almeno io le ho sempre ritenute tali, e condividere un rapporto di amicizia, un semplice incontro o uno scambio di vedute con un avversario “politico” non vuol dire tradire in qualche modo il proprio gruppo di appartenenza o svolgere in maniera meno integerrima il ruolo di consigliere. Non vuol dire essere stati “piazzati là” dalla Maggioranza, Ma a quanto pare siamo ancora molto lontani dal superare certi campanilismi e me ne dispiaccio. Mi scuso immensamente con tutti i miei elettori, i quali sono certa avranno espresso per me una preferenza di stima, ma ho la necessità di sganciarmi da un mondo che non mi appartiene, che non è quello che mi ero illusa che fosse. Preferisco continuare ad essere me stessa, una persona libera, e potermi confrontare pubblicamente e privatamente anche con chi non ha sostenuto la mia candidatura o la mia compagine, senza rischiare di essere tacciata di “Inopportunità politica”. Ritenendo pertanto che, essendo venuto meno il senso di appartenenza al gruppo consiliare nel quale sono stata eletta, non sussistano più le condizioni per ricoprire con serenità il ruolo di consigliere, seppur con enorme amarezza rinuncio all’incarico, per coerenza, dignità personale e sensibilità. Soprattutto spero che queste dimissioni sgombrino finalmente il campo da qualsivoglia dubbio relativo alla mia persona e alla mia candidatura, che nulla ha avuto a che fare con nessun esponente ne di questa Amministrazione né di altre. Certa che chi mi sostituirà sarà assolutamente all’altezza del ruolo, porgo a tutti un caloroso saluto
ed auguro un fruttuoso lavoro all’intero Consiglio».

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