Sapri il giorno dopo l’alluvione, si spala anche domani. Geologo: «Problema a monte»

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Sapri il giorno dopo l’alluvione, si spala anche domani. Geologo: «Problema a monte»

La situazione a Sapri? E’ tragica. Il giorno dopo la terribile, ennesima, alluvione, che venerdì ha colpito duro sul Cilento e Vallo di Diano, le parole sono poche: a parlare è il panorama, fatto di devastazione e fango. Dalle 10 fino a tardo pomeriggio sulla cittadina del Golfo si è abbattutto un violento temporale, seguita da una tromba d’aria che ha abbattuto un albero sul Lungomare e scoperchiato il tetto di una casa alle spalle di San Francesco. Il sindaco Giuseppe Del Medico stamani ha lanciato un appello a tutti i cittadini e alle associazioni «per dare un aiuto concreto alla città. Il ritrovo dei cittadini – ha detto sui social – che già si sono offerti volontari, è stato fissato per domenica alle ore 9.00, nell’area ex-agip lungomare, dove verrà distribuito il materiale utile per spalare il fango e verranno organizzate le squadre di intervento».

Ecco cos’è successo ieri | FOTO – VIDEO

Per il geologo Franco Ortolani, docente alla Federico II, il problema è a monte: «I torrenti a monte della linea ferroviaria raccolgono l’acqua di ruscellamento e la convogliano verso l’abitato di Sapri. – ha spiegato – Come spesso evidenziato, anche dal collega e amico, Romeo M. Toccaceli, le sezioni tombate, e non, non sono idonee a smaltire le piene ed ecco una delle conseguenze». Un filmato di un fotografo di Sapri – VIDEOdocumenta la furia della tromba d’aria e i disastri della cittadina andata in tilt. Il giorno dopo è sempre quello, delle ferite e della conta dei danni: molte le nuove somme urgenze che verranno attivate. Oggi non splende il sole e non si può stare tanto tranquilli: l’incubo di un nuova tempesta è dietro l’angolo, perché la protezione civile centrale ha emanato l’allerta per nuove piogge. 

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