Sapri vicina agli «invisibili»: docce, cibo e pronto soccorso sociale nel progetto «Città del Sole»

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Sapri vicina agli «invisibili»: docce, cibo e pronto soccorso sociale nel progetto «Città del Sole»

Come quella di Tommaso Campanella, in cui tutta la vita si regge sui principi dell’uguaglianza e della solidarietà, anche la città di Sapri cerca di diventare aperta e pronta a dare sostegno a chi è meno fortunato. E’ stata presentata venerdì mattina, nella sala giunta del Comune capofila del Piano di zona S9, il progetto «Città del Sole», l’help center che si configura come un centro di accoglienza diurno e di pronto intervento per persone in condizione di povertà e a forte rischio di esclusione sociale. Storie di marginalità sociale che l’iniziativa dell’amministrazione punta a riportare in superficie, in modo da intercettare il disagio alla radice: un’operazione di «pronto soccorso sociale», come l’ha definito il sindaco Giuseppe Del Medico. L’iniziativa è realizzata dalla Caritas, in collaborazione con il Piano di zona S9 e la Diocesi di Teggiano-Policastro. 

Il commento del sindaco «Un piccolissimo segnale di cambiamento – ha commentato il primo cittadino – cominciano a prendere corpo spazi di accoglienza e di inclusione per persone senza dimora e, in generale, per tutte quelle situazioni di povertà estrema e di disagio conclamato presenti nel nostro territorio. Il progetto si inserisce all’interno delle politiche di solidarietà sociale che il Piano di Zona Ambito S9 sta attivando per cercare di ridurre emarginazione e disagio delle fasce più fragili della popolazione. Mi auguro che a questa iniziativa, la cui riuscita dipende molto dal sostegno delle associazioni e dei volontari, possa essere solo il primo tassello per la costruzione di una comunità più solidale e inclusiva». L’help center è un progetto in costruzione, che ha bisogno del sostegno di volontari e delle associazioni. Perché ci sono numeri preoccupanti che toccano da vicino i 18 comuni dell’ambito S9, dove ci sono 40 persone con gravi emergenze.

 Voci su un centro immigrazione «E’ un progetto sociale che non ha a che fare con quello dell’immigrazione. – ha chiarito Del Medico, dopo le voci dei giorni scorsi – L’amministrazione di Sapri ha già detto di no in passato alla possibilità di far arrivare degli immigrati, e non perché sia contro ma perché Sapri attualmente non è in grado di accoglierli in modo consapevole e serio. Non si può speculare sulla pelle di queste persone». Il progetto della «Città del Sole» offrirà servizi di di accoglienza, ascolto, segretariato sociale, servizi di riduzione del danno (cura dell’igiene, mensa, abiti), orientamento lavorativo, consulenza legale e psicologica, accompagnamento di emergenza, corsi di italiano, iniziative culturali, sensibilizzazione, unità di strada. In particolare questo ultimo servizio svolge un prezioso lavoro, costituisce una sorta di ‘ambulanza’ per raggiungere le persone gravemente emarginate nei luoghi in cui vivono la desolazione, solitudine e disperazione. Sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 21 (sabato, domenica e festivi iniziative culturali di sensibilizzazione ed autogestione). 


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