Saverio, il maestro di Massicelle che trasforma il legno d’ulivo in opere d’arte

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Saverio, il maestro di Massicelle che trasforma il legno d’ulivo in opere d’arte

di Antonio Vuolo

Un piccolo borgo, adagiato a metà tra la collina e il mare, nel cuore del Cilento. Si chiama Massicelle, nel comune di Montano Antilia, ed è qui che prendono vita e forma le creature di Saverio Scanniello, 62 anni, artigiano del legno. Nella sua piccola bottega, tra i vicoli del paese, che ancora portano i segni di un tempo che scorre lentamente, Saverio, insieme alla moglie e ai suoi due figli, lavora la radica di ulivo. «E’ una passione che ho avuto sin da piccolo» racconta Saverio che, dopo una vita da lavoratore, emigrante in Svizzera, è rientrato nel 1983 nel suo Cilento per coltivare quel suo amore per il legno e per la radica di ulivo. Lui, che in una sua biografia si definisce “maestro pazzo”, inizia così dall’acquisto di un uliveto, proprio a Montano Antilia, a riprendere quel sogno, custodito nel cassetto per tanti anni, e a realizzare tantissimi oggetti, dai giocattoli agli utensili da cucina, fino ad arrivare a delle vere e proprie opere d’arte, esposte in più occasioni anche all’estero.

«Di richieste, anche bizzarre, negli anni ne ho ricevute – aggiunge Scanniello – ma io l’opera la vedo nascere già quando vado a prelevare la radica d’ulivo. E’ una cosa naturale, ovvero tirare fuori dalla radica di ulivo ciò che in essa già esiste». La forchetta antistress, l’assaggiatore per gli spaghetti, sono solamente alcune delle sue creazioni che ci mostra in bottega, mentre leviga quello che a breve sarà uno schiaccianoci “fai da te”. Ci sono bravura e creatività nelle sue lavorazioni tant’è vero che il suo sogno nel cassetto è quello di creare una scuola d’arte scultorea, dando l’opportunità ai giovani cilentani «di coltivare le proprie passioni nel proprio territorio». Utensili e opere d’arte che ogni anno, almeno fino a prima dell’emergenza Covid-19, turisiti campani e stranieri acquistavano durante le fiere e i mercatini artigianali ai quali Saverio ha sempre partecipato. «Quest’anno, onestamente, non so come andrà, per tutto quello che sta succedendo» spiega Saverio. E molti dei suoi giocattoli, oggi, si possono ammirare anche all’interno del museo del Giocattolo, nato negli ultimi anni a Montano Antilia e da considerarsi unico nel suo genere.

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