Sciopero dei lavoratori idraulico forestali, Palmieri: «Dignità ad operai lasciati soli»

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Sciopero dei lavoratori idraulico forestali, Palmieri: «Dignità ad operai lasciati soli»

Il prossimo 10 maggio le lavoratrici e i lavoratori idraulico-forestali scenderanno in piazza per chiedere più sicurezza sul loro futuro. «La determinazione di questi lavoratori è forte e non si fermerà e anche noi, con i nostri gruppi dirigenti, siamo pronti a combattere al loro fianco – spiegano i segretari generali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL Campania – e per questo chiediamo un’immediata presa d’atto da parte della Regione Campania e un impegno concreto per porre fine a questa situazione insostenibile e garantire un futuro dignitoso per tutte le lavoratrici e i lavoratori idraulico-forestali».

Il malcontento è tangibile ed allarmante. Anche il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, si schiera con i lavoratori alla vigilia dello sciopero generale del settore forestale, indetto dai sindacati per il prossimo venerdì 10 maggio alle 10 con il presidio sotto la sede della Giunta Regionale a Palazzo Santa Lucia a Napoli a causa del mancato sblocco del turn over.

«Questi operai – sottolinea Palmieri – vivono da sempre un precariato che ha inciso sullo sviluppo delle loro famiglie. Non c’è stato mai un vero intervento attraverso cui la Regione abbia voluto stabilizzarli. A ridosso delle elezioni europee si torna  a parlare di un argomento che viene attenzionato solamente quando c’è una tornata elettorale». Secondo il primo cittadino del comune alburnino «il problema vero è che siamo territori abbandonati ed isolati e che l’ultimo baluardo, rappresentato dall’opera prestata dagli operai forestali, va scemando sempre di più».

Palmieri traccia la linea da seguire. «Bisogna stabilizzare e fare nuove assunzioni nel comparto forestale e soprattutto dare più dignità ad operai che molte volte vengono lasciati in balia degli eventi. Come esempio porto quello della Comunità montana Alburni dove, purtroppo, ad oggi non sono ancora partiti i cantieri forestali ed abbiamo un abbandono totale della manutenzione sul territorio alburnino».

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