Scontro al veleno a Pollica, tra associazione Dieta Mediterranea e sindaco Pisani. La Gloria: «Noi esclusi da tutto»

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Scontro al veleno a Pollica, tra associazione Dieta Mediterranea e sindaco Pisani. La Gloria: «Noi esclusi da tutto»

È scontro tra l’associazione ‘Dieta Mediterranea Ancel Keys’ di Pioppi e il sindaco Pisani. A raccontarlo è Maria La Gloria, membro e promotrice del gruppo. Stando alle parole di La Gloria, semprerebbe che sia in corso un processo di marginalizzazione dell’associazione Ancel Keys, «unica vera realtà storica, scientifica e culturale della Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell’Umanità del nostro territorio».

Cosa è successo La prova di quanto affermato sarebbe il mancato invito all’evento sulla Dieta Mediterranea, tenutasi a Pollica, che ha visto per protagonista il governatore De Luca. «Il Comune di Pollica sta in ogni modo tentando di strappare a Pioppi il patrimonio della dieta Mediterranea escludendolo e regalandogli in cambio qualche briciola per zittire la popolazione – spiega La Gloria che parla a nome dell’associazione – Il Palazzo Vinciprova di Pioppi è stata la sede, dal 1969,  di studi, di incontri e di convegni sulla dieta mediterranea organizzati da Ancel Keys e dal suo gruppo e in seguito dalla nostra associazione, ma  oramai per l’amministrazione esiste solo Palazzo Capano, vogliono  cancellare 40 anni della nostra storia».

«Esclusi da tutto» Una chiara denuncia quella che viene mossa al sindaco Stefano Pisani. L’associazione vanta un comitato scientifico internazionale, spiega ancora la portavoce, «senza la nostra presenza tutto questo immenso patrimonio sarebbe andato perduto». L’associazione sottolinea poi come già in diverse occasioni sia stata invitata a «moltissimi» eventi sulla dieta mediterranea in diverse parti d’Italia (tra cui ad Expo con la regione Sicilia). «Non ci permettono di far sentire la nostra voce nelle istituzioni, quale ad esempio la regione, in un modo molto semplice – continua Maria La Gloria -. Ignorando la nostra presenza e le nostre attività. Noi non vogliamo essere centristi, ma vogliamo che tutto parta da Pioppi e dall’Associazione e si diffonda ovunque, la Dieta Mediterranea è un patrimonio universale e non di pochi».

Il lavoro negli anni «Ad expo e nell’organizzazione delle manifestazioni di novembre non ci hanno invitato, si sono serviti di istituti e persone che con la dieta Mediterranea e la sua storia avevano e hanno ben poco a che fare – aggiunge la portavoce avviandosi a conclusione -. Hanno dimenticato o fanno finta di non sapere il ruolo importante che ha avuto l’Associazione di Pioppi nel riconoscimento Unesco. Posso dire a voce alta che solo noi e nessun altro nel corso degli anni,  abbiamo potuto raccogliere un voluminoso dossier di documenti che testimoniassero la presenza e gli studi effettuati da Ancel Keys a Pioppi e nel Cilento». Una battaglia, stando alle parole dell’Associazione, che va avanti da molto tempo «Noi all’epoca ci siamo battuti per la denominazione Pioppi-Cilento, per il riconoscimento Unesco, e questo non fu possibile perché vollero dare solo il nome Cilento. Ma come mai ora la parola Cilento è stata abbandonata e compare solo il nome di Pollica-Acciaroli? Sembra giusto che il nostro territorio debba essere defraudato di questo titolo? Spero che i nostri rappresentanti politici si sveglino e reagiscano».

L’appello Un ultima battuta La Gloria vuole lanciare un appello «Alle tante  istituzioni del territorio e non, al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ai tanti Sindaci del Cilento, agli operatori turistici, alla provincia di Salerno e al Governatore De Luca, una persona intelligente che riesce a battersi in prima linea quando crede nelle giuste cause, bene, a lui dico – ecco dunque un invito a riunirsi intorno l’identità del territorio -. La sfida della  Dieta Mediterranea senza una realtà storica, scientifica e culturale è un battaglia persa in partenza, che avrà vita breve e sarà l’ennesimo fallimento della  politica sul territorio. Il nostro Cilento deve ribellarsi a questo atto di sottrazione di identità, abbiamo fatto tanto per essere riconosciuti in quanto ‘cilentani’, ora che abbiamo questa occasione,  non sprechiamola per colpa delle solite lotte di potere e rappresentanza dei singoli».

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