Scontro Aloia e Miraldi, l’ex assessore: «Ennesima brutta figura, improvvisati della politica»

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Scontro Aloia e Miraldi, l’ex assessore: «Ennesima brutta figura, improvvisati della politica»

Dopo l’ultimo consiglio comunale del 29 aprile, il primo del 2015 dopo quasi quattro mesi di stop, continua la discussione attorno all’ormai noto debito fuori bilancio che l’amministrazione Aloia avrebbe contratto in questi anni. Proprio su questo punto all’ordine del giorno, al consiglio comunale di mercoledì, la minoranza ha avuto un acceso scontro con Aloia sostenuto dalla sua giunta. «L’altra sera a Vallo si è tenuto il primo consiglio comunale del 2015 e la maggioranza ha fatto un’altra brutta figura­ dopo quattro giorni dal consiglio comunale a parlare è Pietro Miraldi, consigliere di minoranza ed ex assessore – visto che ho chiesto il rinvio di un argomento, quello dei debiti fuori bilancio, ben 105mila euro, perché’ non poteva essere trattato in quanto non ancora approvato il bilancio preventivo- spiega Miraldi che poi passa all’attacco -Dispiace per tutti quei creditori che erano stati rassicurati sull’immediato pagamento ripeto impossibile, ma hanno avuto un’ulteriore prova che di improvvisati della politica è bene non fidarsi. Siamo all’ABC del sapere amministrare è questo la dice lunga».  L’ex assessore al bilancio spiega poi perché secondo lui è da molto tempo che non si tenevano consigli comunali: «Devo pensare che il fatto che non si tengono consigli in città e per evitare passi indietro sugli atti, quasi ad ogni seduta di consiglio un argomento deve essere rinviato, e quando si cerca di dare un contributo su di un argomento, quale il regolamento della tari, loro fanno spallucce e vanno avanti – sempre nel corso dell’ultimo consiglio sono state approvate appunto delle agevolazioni sulla tassa rifiuti ma secondo il consigliere Miraldi anche qui sembrerebbe ci sia da ridire – Hanno approvato, sempre l’altra sera, che si può usufruire di agevolazioni sulla tariffa tenendo in considerazione il reddito del nucleo familiare. Tutto il resto d’Italia chiede il modello Isee, più veritiero e equo e a Vallo invece i ‘furbetti’ pagheranno meno. – E conclude – Se ne accorgeranno».

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