«Se non paghi ti incendio il negozio»: quattro arresti per estorsioni, minacce e rapine

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«Se non paghi ti incendio il negozio»: quattro arresti per estorsioni, minacce e rapine

Imponevano il pagamento agli imprenditori locali con atti intimidatori. E’ quanto emerso dall’indagine che ha portato all’arresto di quattro persone tra Campagna, Eboli e Pontecagnano, ritenute responsabili dei reati di rapina, estorsione, minacce e danneggiamento seguito da incendio di un esercizio commerciale, aggravati dal metodo mafioso. L’ordinanza di arresto è stata eseguita dai carabinieri della compagnia di Eboli, diretti dal capitano Alessandro Cisternino, su ordinanza del Gip del tribunale di Salerno. 

L’attività d’indagine è stata avviata nell’estate del 2014 e avrebbe consentito di individuare un gruppo criminale, operante nella località “Quadrivio” del comune di Campagna, che aveva come scopo principale l’imposizione sul territorio, il taglieggiamento degli imprenditori locali attraverso molteplici atti intimidatori. A parte le persone sottoposte alla misura cautelare, risultano coinvolte nelle indagini altre nove persone, fra le quali anche soggetti già condannati per il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso, di estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentato omicidio, detenzione di armi e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini avrebbero consentito di accertare che i destinatari della misura in argomento sono dediti sistematicamente alla perpetrazione di reati e di conseguenza socialmente pericolosi. E sarebbe anche stato dimostrato che gli indagati hanno esercitato sulle vittime una particolare e forte costrizione psicologica. Durante le investigazioni sono state ricostruite le attività del presunto sodalizio criminale in un lasso di tempo di circa un anno, ricompreso fra i primi mesi dell’anno 2014 ed il gennaio di quest’anno.

In particolare, gli arrestati sono accusati di «aver sottratto con violenza ad un mediatore finanziario, responsabile della mancata erogazione di un finanziamento inoltrato attraverso la presentazione di falsa documentazione. Gli stessi hanno poi richiesto al proprietario la corresponsione di 5000,00 euro per la restituzione del veicolo, ottenendo parte del denaro, versato in diverse tranche». Le indagini hanno, inoltre, consentito di individuare gli autori dell’esplosione che danneggiò nella notte fra il 20 ed il 21 ottobre 2014 la saracinesca di un esercizio commerciale sito in Campagna, nonché gli autori dell’incendio verificatosi all’esterno del supermercato Decò con distruzione dei carrelli della spesa e danneggiamento della porta di ingresso, avvenuto sempre in Campagna la notte del 14 gennaio.

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