Il caso “Lentiscosa” approda in Parlamento

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Il caso “Lentiscosa” approda in Parlamento

In seguito alle sollecitazioni dei consiglieri comunali del gruppo "Forza Camerota-Pdl", Ciro Troccoli, Massimiliano Coppola e Francesco Leo, l’on. Edmondo Cirielli ha portato in Parlamento il caso della prolungata interruzione del servizio postale verificatosi a Lentiscosa qualche settimana fa. "L’importanza di questa iniziativa politica – si legge in un comunicato stampa del gruppo consiliare – si evince dalla circostanza che l’On. Cirielli al di là della vicenda specifica, ha chiesto al Governo di adoperarsi per rafforzare i servizi postali nei piccoli centri e nelle zone decentrate. Ringraziamo il presidente per la sensibilità dimostrata nei riguardi della popolazione di Lentiscosa e per aver immediatamente risposto alle sollecitazioni della cittadinanza e del nostro gruppo consiliare".

Di seguito si riporta il testo dell’interrogazione parlamentare.

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04147
Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 215 del 16/09/2009
Firmatari

Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO

Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA’
Data firma: 16/09/2009

Destinatari

Ministero destinatario:

* MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/09/2009

Stato iter: IN CORSO

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04147 presentata da EDMONDO CIRIELLI mercoledì 16 settembre 2009, seduta n.215

Per sapere – premesso che: i servizi postali sono attualmente disciplinati dal decreto legislativo n. 261 del 1999, atto che, nell’introdurre «regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio», ha espressamente conferito al Ministero delle comunicazioni (oggi sviluppo economico) la competenza nella regolamentazione del settore postale;

tale competenza si articola nella scelta dei fornitori del servizio, la verifica del rispetto degli obblighi connessi all’espletamento del servizio, la determinazione dei parametri di qualità e l’organizzazione di un sistema di controllo periodico delle prestazioni che compongono il servizio stesso; il più recente decreto legislativo n. 384 del 2003, che recepisce le direttive comunitarie di settore in materia di ampliamento della concorrenza dei servizi postali sui mercati comunitari, estende la competenza del dicastero alla predisposizione dei controlli volti a garantire che i servizi stessi siano rispettati, adottando, se necessario, specifici provvedimenti al riguardo;

stante il sopra esposto quadro normativo, che regolamenta in maniera analitica l’organizzazione del servizio postale sul territorio nazionale, risultano sempre più numerose le segnalazioni, da parte di utenti privati, relativamente ai disservizi cagionati dalla scorretta organizzazione dell’attività;

si fa riferimento a quanto appreso da recenti segnalazioni pervenute da cittadini e locali organi di stampa in merito a quanto accaduto nel comune di Camerota, rinomata località turistica del Cilento, a sud della città di Salerno, secondo cui nella frazione Lentiscosa da diversi giorni gli utenti non possono usufruire dei servizi del locale ufficio postale;

tale questione, secondo quanto emerge da dichiarazioni rilasciate da esponenti locali dell’opposizione, sarebbe scaturita da un malfunzionamento della rete informatica dell’ufficio postale e col protrarsi del tempo avrebbe assunto caratteri emergenziali, arrecando seri disagi all’intera comunità;

nonostante diversi reclami inoltrati dall’utenza, infatti, Poste Italiane non avrebbe preso nell’immediatezza i dovuti provvedimenti, alimentando le proteste della cittadinanza e, in particolare, delle persone anziane che hanno subito la sospensione di un servizio essenziale come l’erogazione della pensione;

i disservizi in questione rappresentano soltanto l’ultimo di una serie innumerevole di vicissitudini che, a vario titolo e per diversi motivi, intercorrono tra Poste Italiane ed i suoi utenti per via di un non corretto funzionamento dei relativi servizi;

si fa riferimento, in particolare, a quanto accaduto mesi orsono in diversi comuni della provincia di Milano, i cui cittadini hanno subito notevoli ritardi nella consegna della corrispondenza, così come nella città di Trento, dove nel giugno scorso ben venti succursali hanno chiuso in contemporanea a causa di un’assemblea sindacale;

analogamente, durante lo scorso mese di maggio si accavallarono le segnalazioni in merito ai medesimi disagi subiti in alcuni comuni dei monti Picentini, in particolare San Cipriano Picentino, a nord-est di Salerno; siamo, pertanto, in presenza di una disorganizzazione strutturale dell’azienda che condiziona il regolare funzionamento del servizio sull’intero territorio nazionale, cagionando così gravi disagi per i cittadini e tutti gli utenti che utilizzano la corrispondenza anche in ambito professionale;

tale disorganizzazione è tanto più grave in quanto inerente l’esercizio di un’attività che, in quanto finalizzata a garantire l’effettivo esercizio della libertà di comunicazione, è espressamente riconosciuta come servizio pubblico essenziale, suscettibile, pertanto, non solo di un’apposita regolamentazione, ma anche di stringenti forme di controllo che garantiscano la concreta esplicazione del servizio medesimo:

quali provvedimenti intenda adottare per risolvere l’incresciosa situazione verificatasi nella frazione Lentiscosa del comune di Camerota,
contribuendo al ripristino degli standard qualitativi del servizio postale previsti dalle norme vigenti;

quali provvedimenti ritenga opportuno porre in essere al fine di realizzare accordi ed intese aziendali, per un effettivo miglioramento dei servizi postali nei centri urbani periferici e decentrati, anche attraverso il diretto coinvolgimento delle amministrazioni locali;

se non ritenga possibile, al fine di arginare fenomeni ricollegabili ad ipotesi di sciopero selvaggio, estendere la portata del recente progetto di riforma, con cui il Governo ha inteso opportunamente razionalizzare la regolamentazione dello sciopero nel settore del trasporto pubblico locale, anche al settore dei servizi postali.

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