Diario politico dell’ex sindaco di Camerota, Antonio Troccoli

| di
Diario politico dell’ex sindaco di Camerota, Antonio Troccoli

Sono trascorsi oltre dieci giorni , da quando sul giornaledelcilento.it è apparsa la notizia della nomina ricevuta da Antonio Troccoli, ex sindaco di Camerota, quale componente del Nucleo di Valutazione della provincia di Salerno. Oggi,  rispondendo ad una nostra intervista, ci spiega in cosa consiste questo suo incarico.
Volevamo sapere di cosa si occupa il Nucleo di Valutazione e questa sua nomina in cosa consiste
“Una normativa sull’istituto degli enti locali prevede il Nucleo di Valutazione, che ha il compito di impostare e controllare l’operato dei dirigenti al fine di poter definire gli eventuali premi a consuntivo dell’attività svolta. Un istituto trascurato in passato, che adesso si inserisce nella provincia di Salerno in un momento estremamente importante. E’ di questi giorni la notizia che la Provincia di Salerno ha contestualmente sottoscritto insieme al ministro Brunetta un protocollo d’intesa per essere, insieme alla Provincia di Milano, una provincia pilota nell’applicazione della normativa della legge Brunetta, approvata e ad ottobre andata in vigore. La legge Brunetta entra prepotentemente su questo sistema con una forma di centralismo accentuato scaturito dal fatto che fino a questo momento l’attenzione verso questo sistema di controllo era poco chiaro e scarsamente attivato.  Da qui nasce una grande responsabilità perché da subito, noi ci troviamo ad affrontare una normativa di difficile gestione essendo di prima applicazione, ma  estremamente innovativa per quanto riguarda il rapporto tra apparato politico e burocratico.
Ma praticamente come si interviene?
Attraverso la definizione di obiettivi, attraverso l’assegnazione di risorse ai dirigenti della struttura amministrativa. La Provincia di Salerno ha dodici centri di responsabilità con a capo dodici dirigenti.
Questo lavoro che lei ora svolge non cade sul nostro territorio?
Sul territorio in quanto tale non cade , cade indirettamente nel momento in cui nella provincia vi è un’”antenna” che può valutare delle opportunità per il nostro territorio. Il sistema si muove sulla base di ciò che fanno i dirigenti che sono coloro che devono applicare le normative e gli indirizzi della pubblica amministrazione.
Facciamo un esempio pratico
Lo faccio subito l’esempio: prendiamo la situazione della strada Palinuro –Camerota. Sappiamo che è a rischio perché il mare ha invaso la parte sottostante della strada e che potrebbe crollare da un momento all’altro, conosciamo che tipo di ricaduta negativa sul turismo provocherebbe un’interruzione della viabilità come quella, e io mi sono già mosso . Ho parlato con il dirigente dei lavori pubblici e il dirigente dell’ambiente, che dovranno fare, se non l’hanno già fatto, un sopralluogo per verificare lo stato delle cose e per relazionare agli assessori, che già sono informati dell’emergenza, perché ho fatto presente, e qui pure sta l’importanza,  che se si interviene in maniera preventiva si avrà un costo, se si interviene successivamente, oltre al danno per l’interruzione della circolazione, ovviamente la spesa avrà un costo molto più alto. Un’antenna in Provincia sta facendo già qualcosa per il territorio, oltre tutte le opportunità che ci sono nel campo lavorativo, in termini d’informazione, di consulenza. Cose assolutamente normali e ordinarie che rientrano nella legalità e nella sensibilità di una persona che per tanti anni ha fatto sempre politica. Per cui penso di essere ancora utile al territorio da questa postazione. Una veste di amministratore non la si dismette, c’è un’abitudine ad un certo impegno ed è inevitabile che mi vada a ficcare dentro problemi e dentro situazioni che se avessi fatto altro nella mia vita non avrei affrontato. Un’altra cosa importante è che in questo Nucleo di Valutazione c’è il capo gabinetto del presidente Cirielli, quindi c’è un rapporto diretto, immediato con il vertice.  
Quali sono i rapporti esistenti fra lei e il presidente Cirielli?
Siamo inquadrati nello staff del presidente. Siamo una longa manus di Cirielli, degli indirizzi politici del presidente della giunta.
Come guarda il nostro territorio Cirielli?
Con molto rammarico. Perché abbiamo perso le elezioni, e il territorio si trova ad andare contro corrente in un momento in cui avrebbe avuto bisogno di essere un po’ più coccolato da parte degli organismi sovra comunali che fino a questo momento ci hanno assolutamente trascurato.
E questa cosa non è possibile ugualmente?
In che senso?
Chiedo se c’è, da parte dell’attuale amministrazione di Camerota, la volontà di raccordarsi con la Provincia
No. No, assolutamente. Questa amministrazione si muove solo sulla base di mistificazioni per cui una parte di questa amministrazione crede di turlupinare persone che hanno un’esperienza politica facendosi credere di centrodestra, assolutamente non è così. D’altra parte saranno messe alla prova adesso che ci saranno le elezioni regionali per cui il tentativo effettuato durante l’estate da parte di qualcuno che ha cercato di accreditarsi da una certa parte politica, sarà automaticamente smascherato, anche se già partiva con una credibilità molto esigua.
A parte i colori politici, se un’amministrazione tiene al suo territorio, non si dovrebbe rapportare con la Provincia, con la Regione, e con quegli enti che possono aiutare il proprio comune, andando oltre la propria appartenenza politica?
Se mi permette, qui interviene un problema di capacità, se mi consente. Perché anche lì c’è un problema di mentalità. Chi ha fatto altro non si può improvvisare. Non so se mi spiego. Oggi, amministrare non è una cosa facile, Camerota è un comune medio – piccolo, con una caratterizzazione di fondo, cioè, molti problemi e poche risorse,  per cui un sindaco deve fare il consulente di se stesso, addirittura il consulente anche dei responsabili di servizio perché non ha una struttura che lo sostiene. Il sindaco di Salerno si muove con una rete di consulenti che gli stanno intorno, che gli indicano le soluzioni rispetto agli obiettivi che lui si propone. Il sindaco di Camerota deve farlo da solo, non può pagare consulenze di un certo livello e di un certo spessore. E quindi ecco da dove nasce la difficoltà, che noi stiamo, tra l’altro, verificando e che è accentuata questa difficoltà e questa negatività, da una impostazione intellettuale di questa amministrazione più verso la vendetta, il desiderio di colpire i propri avversari politici, che non invece quello di costruire qualcosa. Nella vita ci sono gli homo costruens e gli homo destruens. Questi mi sembrano che appartengano alla seconda categoria. Quindi mancano i requisiti culturali per poter affrontare le difficoltà presenti nel comune di Camerota, manca la mentalità, l’approccio di un certo tipo ai problemi di un territorio.

Il resto dell’intervista sarà pubblicato nei prossimi giorni  

Consigliati per te

©Riproduzione riservata