Sicurezza nel Vallo di Diano, la Provincia chiede un Commissariato di Polizia: approvata la mozione all’unanimità

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Sicurezza nel Vallo di Diano, la Provincia chiede un Commissariato di Polizia: approvata la mozione all’unanimità

Un nuovo presidio di legalità potrebbe sorgere nel Vallo di Diano. Il Consiglio Provinciale di Salerno ha approvato all’unanimità, nella seduta del 14 maggio, la mozione presentata dal vicepresidente Giovanni Guzzo per chiedere l’istituzione di un Commissariato della Polizia di Stato a servizio del comprensorio del Vallo di Diano e delle aree limitrofe: Golfo di Policastro, zona del Bussento, Tanagro, Alburni e Valle del Calore.

Una richiesta chiara, motivata da una crescente esigenza di sicurezza e da un preoccupante aumento delle attività criminali. Le distanze dagli attuali presìdi – come i Commissariati di Battipaglia e Agropoli – rendono difficile un tempestivo intervento delle forze dell’ordine in un territorio che si estende per oltre 3.200 km² e che ospita una popolazione complessiva di circa 200.000 abitanti. Un’area che, anche per la presenza dell’autostrada del Mediterraneo, risulta esposta a infiltrazioni e dinamiche malavitose sempre più strutturate.

A sostenere con forza la proposta anche il consigliere provinciale Pasquale Sorrentino, delegato a Turismo e Finanze, che ha richiamato un precedente significativo: «Nel 2018, un’analoga iniziativa, di cui fui promotore, ha portato alla nascita del Commissariato di Agropoli, oggi presidio fondamentale per il Cilento. La proposta attuale ricalca quello stesso spirito: colmare un vuoto istituzionale in una delle aree più strategiche e fragili del nostro territorio».

Sorrentino ha sottolineato l’urgenza di potenziare la presenza dello Stato anche in vista delle grandi opere previste per l’area, come l’Alta Velocità, che comporteranno la gestione di ingenti risorse pubbliche: «Senza un presidio adeguato, rischiamo di offrire alle organizzazioni criminali un terreno fertile per infiltrazioni e affari illeciti. Le mafie non aspettano: dobbiamo agire subito».

Il delegato ha inoltre espresso grande apprezzamento per l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine sul territorio, ma ha lanciato un appello alla politica nazionale affinché fornisca strumenti concreti a chi già oggi si trova a presidiare, con risorse limitate, un fronte sempre più complesso: «I carabinieri, la guardia di finanza, la polizia locale fanno un lavoro eccellente, ma non possiamo lasciarli soli. Servono mezzi, uomini, infrastrutture. La sicurezza è un diritto primario, e come tale va difeso con ogni mezzo istituzionale».

Con l’approvazione della mozione, la Provincia si impegna ufficialmente a farsi parte attiva presso il Ministero dell’Interno e tutte le sedi competenti affinché il Commissariato venga istituito il prima possibile. L’obiettivo è duplice: rafforzare il coordinamento delle attività di sicurezza e garantire una presenza stabile dello Stato in una zona che, in assenza di presìdi adeguati, rischia di diventare terreno di conquista per la criminalità organizzata.

La decisione ha ricevuto il pieno sostegno anche da numerosi Comuni del territorio, che nelle scorse settimane hanno deliberato a favore della proposta: da Sala Consilina a Teggiano, da Padula a Sanza, da Polla a Montesano sulla Marcellana. Una richiesta corale, segno di un’esigenza reale e condivisa da cittadini e amministratori.

«I presidi di legalità – ha concluso Sorrentino – non servono solo a reprimere, ma anche a prevenire e a educare. Creare una cultura della legalità significa generare comunità più consapevoli, più responsabili, più libere. E questo è un dovere che chi rappresenta le istituzioni non può eludere».

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