Capaccio – Paestum, 2 milioni di euro il valore dei reperti scoperti per caso

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Capaccio – Paestum, 2 milioni di euro il valore dei reperti scoperti per caso

Il tempestivo intervento dei militari della guardia di Finanza della compagnia di Agropoli, ha evitato che si portasse a compimento il trafugamento di reperti archeologici venuti alla luce in un possedimento agricolo nelle vicinanze dell’antica Paestum. Era stato un turista incuriosito della presenza di una buca, a rendere possibile che quanto contenuto in una tomba antica e di inestimabile valore, per quanto essa rappresenta nella storia dell’arte e della civiltà umana, fosse portata alla luce. Stava tranquillamente passeggiando quando la propria attenzione si catalizzava su quella grossa buca. Era bastato affacciarsi per accorgersi che si trattasse di una sepoltura risalente a molte epoche fa. Con la massima urgenza e nel rispetto della sacralità dell’arte, il turista provvedeva ad avvertire le Fiamme Gialle che con funzionari della Soprintendenza salernitana si portavano nella località divenuta oggetto di studi e di attenzioni investigative.

Si procedeva con l’immediato recupero dei reperti presenti all’interno di quel sito che aveva ospitato i resti mortali di colui di cui sono giunti fino a noi quei beni che vennero sepolti con il suo corpo. Si tratta di un vaso, oggetti di varia natura e soprattutto delle pareti della tomba sulle quali, in ottimo stato di conservazione, c’erano dei dipinti di notevole fattura. Materiale che avrebbe fatto gola ai tombaroli che già, a quanto pare, avevano visitato quello scrigno appropriandosi certamente di qualche oggetto. I dipinti se fossero caduti in mani non lecite avrebbero fruttato qualcosa come due milioni di Euro secondo la stima degli esperti. Ma sembra che ci si trovi dinnanzi ad una vera necropoli, in quanto già altre Tombe sono state scoperte nelle zone limitrofe al primo rinvenimento.

Per fortuna ancora intatte e senza che inopportuni visitatori l’avessero già violata. Intanto partivano le indagini che approdavano alla perquisizione in casa di una persona che veniva trovata in possesso di due anfore romane, occultate in uno scantinato, lontane da occhi indiscreti, in ottimo stato di conservazione. Il possessore veniva deferito all’Autorità Giudiziaria e i due contenitori antichi affidati al Museo Archeologico di Paestum. E’ la città, sotto questo aspetto, del mistero e delle sorprese. Al di là del proprio incanto per quello che riesce già ad essere, è immaginabile come negli spazi anche al di fuori delle sue mura possa esserci qualcosa di notevole valore utile per conoscere sempre meglio il passato dell’umanità.

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